La maggioranza di destra-centro tira dritto sulla volontà di stringere le maglie sul diritto d’asilo, in particolare con il sub-emendamento al decreto migranti che elimina la “protezione speciale umanitaria” introdotta dal governo Draghi.
Migranti, protezione speciale: per Meloni l’obiettivo è cancellarla - Per Giorgia Meloni cancellare quella protezione è “un obiettivo”, ha ribadito oggi. Per l’opposizione, nelle parole del segretario Pd Schlein, è “una vergogna”.
Nonostante la discreta moral suasion del presidente della Repubblica, la protezione speciale ha i giorni contati. E del resto sui migranti il governo ha posto lo stato d’emergenza. Il decreto è ora all’esame della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama e dovrebbe approdare in Aula il 18 aprile.
La norma, rinforzata dal governo Draghi, ha permesso l’emersione dalla clandestinità di circa 10mila persone, numeri consistenti che ora tornerebbero a non avere possibilità di essere regolarizzati.
Cosa prevede la protezione speciale umanitaria - La norma prevede che si tener conto “della natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese”. Ad esempio, la maggioranza chiede che i permessi concessi agli stranieri per via di calamità e per curarsi non siano più convertibili in permessi di soggiorno di lavoro.
Oltre che quelli dati in base alla protezione speciale per rendere più agevoli i ricongiungimenti familiari.
Ironia della sorte fu Salvini a introdurre la norma - Ironia della sorte, quel permesso speciale fu introdotto nel 2018 proprio da Matteo Salvini (all’epoca ministro dell’Interno) ma concepito solo per pochissime situazioni umanitarie. Finché non è stato esteso, nelle modalità, da Luciana Lamorgese subentrata al Viminale.
Per Giorgia Meloni si tratta di una protezione “ulteriore” che non ha riscontri nel resto d’Europa. E’ diventata una sorta di “sanatoria”, le fanno eco dalla Lega. Intanto si è chiuso un altro canale non illegale di ingresso per i migranti.