L'economia italiana riparte, supera le attese degli analisti e brilla nel confronto con gli altri Paesi europei, crescendo nei primi tre mesi dell'anno più di Francia e Germania.
Con una crescita acquisita per l'intero anno già ad un passo dalle stime fissate dal governo, e che fa intravedere la possibilità di margini meno stretti per le prossime misure economiche.
Un dato che "sprona il nostro governo a far ancora di più per sostenere chi produce ricchezza nella nostra nazione", promette la premier Giorgia Meloni, che da Londra rassicura e allontana le critiche: "C'è una ripresa dell'ottimismo, non si può sempre fare il Tafazzi di turno".
Ecco la stima preliminare sul Pil diffusa dall'Istat: +0,5% rispetto al trimestre precedente e +1,8% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Dati che superano le attese degli analisti, che prevedevano rispettivamente +0,2% e +1,4%. Merito della crescita del comparto industriale e di quello dei servizi e del contributo positivo della domanda sia nazionale che estera. Con il risultato di un'Italia che spicca tra i partner europei. Il Pil dell'Eurozona si ferma al +0,1%, mentre nell'Ue l'aumento è dello 0,3%. L'incremento maggiore, rileva Eurostat, lo registra il Portogallo (+1,6%), ma l'Italia conquista il secondo gradino del podio insieme a Spagna e Lettonia (+0,5%). La Francia è allo 0,2%, la Germania ferma.