di FABIO PORTA
A quasi nove mesi dall’avvio delle operazioni di voto relative alla Circoscrizione Estero ho presentato una interrogazione al governo per conoscere lo stato delle verifiche poste in atto dall’amministrazione del Ministero degli Esteri sui gravissimi fatti avvenuti in Sudamerica e se esistono riscontri e aggiornamenti con riferimento agli esposti presentati dalla stessa amministrazione alle autorità giudiziarie competenti.
Mi riferisco a quanto accaduto a Buenos Aires relativamente alla raccolta di plichi da parte di organizzazioni politiche impegnate nella competizione elettorale, alla scoperta di migliaia di schede false nelle sezioni elettorali dei consolati italiani in Argentina, ai mucchi di buste con materiale elettorale fotografate presso il consolato onorario di Mercedes in Argentina, alla consegna a Guanare (in Venezuela) dei plichi da parte della società preposta alla distribuzione nelle mani di procacciatori di voti e al noto episodio del video con materiale elettorale appartenente ad una terza persona nelle mani del Presidente del Comites di Montevideo in Uruguay.
Gli italiani all’estero esigono risposte e notizie certe rispetto al seguito di quanto le stesse autorità diplomatico-consolari denunciarono in quelle specifiche occasioni con riferimento ai fatti sopra esposti e ben dettagliati dalla mia interrogazione.
Tutti episodi che devono spingere il Parlamento a lavorare per una urgente e necessaria riforma del sistema di voto all’estero, non più proponibile nelle modalità fino ad ora conosciute. In questo senso sono impegnato insieme ai miei colleghi per fare sì che questa legislatura possa portare a termine questa importante innovazione normativa.