lta tensione tra Cina e Stati Uniti dopo la collisione sfiorata ieri tra due navi, una di Pechino e l'altra di Washington, nello stretto di Taiwan.
Il Pentagono ha espresso preoccupazione per le mosse aggressive delle forze armate cinesi in Asia.
Pechino, invece, ha difeso le azioni della nave, perché i cosiddetti pattugliamenti in nome della "libertà navigazione" da parte degli Stati Uniti sono una provocazione. Nel suo primo
intervento pubblico da quanto è diventato ministro della Difesa lo scorso marzo, Li Shangfu ha detto che la Cina deve "prevenire i tentativi di usare quella libertà di navigazione, quel passaggio innocente, per esercitare l'egemonia della navigazione".
Cina e Usa sono pericolosamente arrivate a un passo dalla collisione tra navi militari nello Stretto di Taiwan, evitata per poco più di 100 metri nel mezzo delle pessime relazioni tra le due superpotenze. Quasi avesse un segnale premonitore, il capo del Pentagono Lloyd Austin si era speso questa mattina per rimarcare che il dialogo è "essenziale" per evitare che calcoli errati generino un conflitto, durante l'intervento allo Shanghi-La Dialogue di Singapore, il forum sulla sicurezza al quale è presente l'omologo cinese Li Shangfu che ha rifiutato un faccia a faccia perché sotto sanzioni Usa dal 2018.
"Per i leader responsabili della difesa, il momento giusto per parlare è in qualsiasi momento, il momento giusto per parlare è ogni volta e il momento giusto per parlare è adesso e una cordiale stretta di mano a cena non può sostituire l'impegno in tal senso", ha spiegato Austin riferendosi al breve incontro con Li di venerdì sera alla cena di apertura del meeting. Il capo del Pentagono, tra l'altro, ha messo in guardia la Cina contro i comportamenti rischiosi nell'Indo-Pacifico, per il "numero allarmante di intercettazioni rischiose di aerei statunitensi e alleati che volano legalmente nello spazio aereo internazionale. Non cerchiamo conflitti o confronti, ma non esiteremo di fronte al bullismo o alla coercizione", ha ammonito.
L'incidente navale sfiorato, e reso noto solo in serata, ha invece coinvolto il cacciatorpediniere Us Chung-Hoon, impegnato in un'attività congiunta Canada-Usa sulla libertà di navigazione nello Stretto di Taiwan. Il Global News, in base alla testimonianza di un suo reporter in viaggio sulla HMCS Montreal, la fregata canadese che ha partecipato alla missione, ha riferito che l'unità cinese ha fatto rotta per tagliare la prua del cacciatorpediniere Usa.
Il comandante della Montreal, il capitano Paul Mountford, ha definito la mossa poco professionale "e il fatto che fosse stata annunciata alla radio prima di farla, ha indicato che era intenzionale". La nave cinese, in base alla ricostruzione, ha costretto quella americana a correggere la rotta e a rallentare per evitare uno scontro che avrebbe avuto esiti catastrofici. La Cina intanto, in risposta ad Austin, ha incolpato gli Usa per lo stop al dialogo: "Chiedono comunicazioni e scambi da una parte e minano gli interessi della Cina dall'altra", ha replicato il tenente generale Jing Jianfeng, vice del dipartimento di stato maggiore congiunto della Commissione militare centrale, il massimo organo militare di Pechino, parlando a Singapore nel briefing coi media in vista dell'intervento di domani del suo ministro Li, incentrato sulla 'Nuova iniziativa di sicurezza cinese'.
E' tra i temi cari al presidente Xi Jinping, considerato dagli analisti uno dei mezzi per forgiare un nuovo ordine mondiale. Washington sta cercando di stabilizzare le relazioni con Pechino. Il direttore della Cia Bill Burns ha effettuato a maggio un viaggio segreto in Cina, mentre il dipartimento di Stato ha annunciato oggi a sorpresa che l'assistente segretario per l'Asia orientale e il Pacifico, Daniel Kritenbrink, sarà in Cina e Nuova Zelanda dal 4 al 10 giugno per discutere "questioni chiave nelle relazioni bilaterali". Nel suo discorso, Austin ha affermato che Washington e i suoi alleati hanno compiuto "enormi progressi" per garantire la pace e la stabilità nell'Indo-Pacifico. Mentre su Taiwan ha detto che l'invasione russa dell'Ucraina "ha fatto capire alle persone di tutto il mondo quanto sarebbe pericoloso il nostro mondo se i grandi Paesi potessero semplicemente invadere i loro vicini pacifici impunemente".