NEW YORK - Verrà presentato martedì prossimo, 6 giugno, al John Calandra Italian American Institute di New York il volume “Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia”, a cura di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli e Delfina Licata.
Dalle 18.00 nella sede dell’Istituto si confronteranno Giuseppe Sommario (Università Cattolica del Sacro Cuore), il Presidente del Comites di New York Alessandro Crocco, Anthony Tamburri, direttore del Calandra Institute, Silvana Mangione, vicesegretario uscente del Cgie per i Paesi anglofoni extra Ue, e il vicepresidente della Niaf, John Calvelli.
I viaggi (o turismo) delle radici sono i viaggi che compiono gli emigranti e i loro discendenti verso il luogo d'origine. Essi rappresentano un'importante chiave di volta nel rilancio turistico, e non solo, dell'Italia post Covid-19.
Ma cosa intendiamo per turismo delle radici? Quali sono i luoghi delle radici? Chi e cosa cerca il viaggiatore delle radici? Quanti viaggi delle radici esistono? A questi e ad altri interrogativi rispondono Gabrieli, Giumelli, Licata e Sommario nel volume edito da Ruibbettino, frutto di una ricerca appassionata e pluridisciplinare basata su un approfondito questionario somministrato nelle aree interessate dall'emigrazione italiana.
Una guida indispensabile per comuni, istituzioni italiane ed estere, agenzie turistiche e, soprattutto, l'occasione per portare al centro dell'attenzione le storie dei 30 milioni di italiani (e dei loro 50 milioni di discendenti) che negli ultimi 150 anni hanno lasciato l'Italia, perché "Si va da dove si viene" e, come dice Vito Teti nell'intervista contenuta nel volume, perché “partire, restare e tornare sono termini assolutamente inseparabili, non possono essere scissi”.