di ENRICO PIRONDINI
Pd. fronda dem in allarme. Il flop Elly-Conte (anche) nel Molise è per molti un avvertimento di possibili complicazioni.
Il laboratorio del “campo largo” è finito in Cavalleria.I malumori crescono. Elly Schlein non risponde, ha preferito volare a Bruxelles che stare sulla graticola del Nazareno. E così è toccato al presidente Pd Bonaccini stoppare la fronda contro la segretaria e improvvisarsi pompiere per spegnere gli inquietanti focherelli (eufemismo).
Piovono frecciate sulla “photo opportunity” del patto della limonata (senza zucchero ) con Conte e Fratoianni. Prima di volare in Belgio – casa sua, dal 2014 al 2019 – ha lasciato un messaggino con poche parole:” Ora evitiamo psicodrammi”. Una parola.
Ma in casa dem molte anime ribollono e ricordano: ”Nel 2024 si vota in 5 regioni, oltre che alle europee. Invece di minimizzare la batosta in Molise andrebbe fatta una analisi seria”. Incalza Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa: ”Forse sarebbe meglio ragionare di voti veri più che di sondaggi”. Chiaro il riferimento alle parole di Schlein in direzione quando, dopo la batosta subita ai ballottaggi, ha rivendicato di aver recuperato “20.000 voti al giorno” nei sondaggi.
BONACCINI, IL POMPIERE DEL PD - Tocca al presidente arginare le bordate dei dirigenti. Tutti d’accordo: il campo largo si è fermato a Campobasso. E nel PD crescono i dubbi sulla alleanza col M5S. Il commento ricorrente è chiaro:” Questi dubbi sono diventati una zavorra”.
Bonaccini non ci sta e prova a rilanciare l’azione del partito ben consapevole che le insofferenze verso la segreteria dem arrivano anche tra i suoi sostenitori alle primarie. Dice il presidente Bonaccini: ”Guai se mettessimo in discussione la segretaria dopo 3 mesi”.
Lo ha anche ripetuto ai microfoni di Omnibus su La7. Il ragionamento di Bonaccini è chiaro: mentre il governo deve gestire le sue tensioni interne per il Mes, il PD deve mostrarsi compatto e aggiunge: ”Lo sport più praticato nel PD è stato, eletto un segretario, andare immediatamente a indebolirlo per sostituirlo il prima possibile. Siamo seduti su un ramo che se lo togliamo cadiamo tutti insieme, altroché solo qualcuno. Non mi appartiene questo modo di fare”.
LA RIUNIONE DI CESENA (21/22 LUGLIO) - Bonaccini ha convocato a Cesena il 21 e 22 luglio una riunione con tutti quelli che hanno sostenuto la sua candidatura a segretario dem. Ma non è una nuova corrente, assicura il Governatore, tanto che ha invitato la Schlein al meeting “ Perché quella è casa sua”.
Ma a Cesena cosa succederà? Il presidente dem assicura:” Daremo un contributo di idee per costruire un partito più grande e che dia vita a un centrosinistra più largo per non vedere la destra vincere per i prossimi 20 anni, frutto della loro capacità di unirsi anche quando sono divisi”.
M5S SULL’ORLO DI UNO PSICODRAMMA - Ma anche dentro M5S la situazione , se possibile, è ancora più precaria. Alle sogle dello psicodramma. Nel PD sono tutti convinti che Conte riuscirà ad arrivare comunque alle elezioni europee anche se si è enormemente indebolito tra scelta di campo pro Russia e i risultati elettorali. Tra i Grillini si sta affacciando il terrore di restare sotto la soglia psicologica del 10% alle europee. E l’ora di cambiare cavallo, voci dalle retrovie sempre più insistenti. Chiara Appendino, ex sindaco di Torino (2016-2021), già scalpita.