di LUCIO FERO

La metà degli individui scolarizzati, qui e oggi in Italia, non è in grado di intendere ciò che legge (se legge). Grammatica e sintassi che usano e consumano hanno lo spazio e lo spessore (e i concetti) veicolabili via tweet e tik-tok o instagram…La metà degli individui scolarizzati è inadeguata, non certo per questioni genetiche, alla concettualizzazione e quindi alla comprensione del reale. La metà degli individui scolarizzati…Colpa dei tempi, colpa del tempo dei social, colpa del signora mia dove siamo arrivati? Che la gran parte della popolazione vivesse inadeguata a capire non è un dato e una condizione della contemporaneità. In tutta la Storia che conosciamo la gran parte della popolazione era tagliata fuori dal conoscere, comprendere, sapere, capire.

Era così agli albori delle civiltà urbane, fu così negli imperi e regni dell’antichità, così era ad Atene, Roma, Babilonia e nell’antico Egitto e in meso america e in quella che ancora non era la Cina. E così rimase e permase in quel che noi occidentali chiamiamo medio evo e così era nelle culture che oggi si ama e ci si illude di chiamare incontaminate perché…naturali. E così continuò ad essere nei secoli che poi vennero della scienza empirica e sperimentale e così fu nel tempo dell’Illuminismo, dei lumi della ragioni ad illuminare il vivere. E così è stato nella democrazie liberali e nelle dittature di ogni segno: solo una parte della popolazione, quella appunto scolarizzata, veniva, spesso senza merito ma solo per privilegio, messa in condizioni di concettualizzare, comprendere, capire.

L’enormità del cambiamento non sta nella circostanza che i  più non siano, quasi mai per loro colpa o scelta, in condizioni di capire. L’enormità del nuovo e contemporaneo sta nella circostanza che gli inadeguati a capire, come sempre i più della popolazione, siano ferreamente l’opinione dirigente. Dirigente del senso comune, del pubblico sentire, della cosa pubblica, perfino del pensiero pubblico. Opinione dirigente al posto di ceto dirigente. Non è stato un cambio alla pari, tanto meno vantaggioso.