Giornate roventi e notti calde: in alta quota, queste condizioni meteorologiche possono rendere instabili rocce, ghiacciai e tratti innevati, aumentando il rischio di percorrere alcuni itinerari.
E' l'allerta lanciata dal Collegio nazionale delle guide alpine italiane.
"Quando lo zero termico si attesta sui 4.600-4.800 metri come in questi giorni, il rigelo notturno è praticamente assente, l'acqua entra nelle fessure della roccia provocando, a lungo andare, frane e crolli", spiega Mario Ravello, guida alpina della Valle d'Aosta e geologo. Gli itinerari 'di misto', ovvero con neve, roccia e ghiaccio, sono i più a rischio.