ROMA - A che punto è il rinnovo dell'accordo tra Italia e Brasile per il reciproco riconoscimento delle patenti? A chiederlo è Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, che ha presentato in merito una interrogazione al Ministro degli esteri Antonio Tajani.
Nella premessa, Porta ricorda che “l'accordo tra la Repubblica Federativa del Brasile e la Repubblica italiana sul riconoscimento reciproco in materia di conversione di patenti di guida, definito con scambio di note, è entrato in vigore il 13 gennaio 2018 e ha cessato i suoi effetti il 13 gennaio 2023; ai fini del rinnovo e del contestuale aggiornamento dell'accordo, come previsto dallo stesso testo in vigore dal 2018, le parti contraenti hanno già avviato le consultazioni”.
“Da parte italiana, in particolare, - annota il deputato – si è reso necessario avviare valutazioni concernenti l'allineamento dell'accordo al regolamento UE 2016/679 in materia di trattamento dei dati personali. Tale circostanza ha richiesto la preparazione di un nuovo allegato al testo dell'accordo recante la disciplina del trasferimento dei dati personali tra autorità competenti, poiché il Brasile non è destinatario di una decisione di adeguatezza della Commissione UE come previsto dal predetto RGPD (UE) 2016/679, e, conseguentemente, anche la necessità di redigere una nuova bozza di accordo con i richiami a detta disciplina”.
“Da recenti interlocuzioni dell'interrogante con le autorità brasiliane competenti in materia, risulterebbe che quest'ultime abbiano provveduto a trasmettere al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale gli approfondimenti e i chiarimenti richiesti dalle amministrazioni italiane”, per questo Porta chiede a Tajani “se il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale abbia ricevuto le valutazioni della Direzione generale per la motorizzazione, per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in merito alle comunicazioni fornite dalle autorità brasiliane; se si abbiano informazioni aggiornate circa eventuali ostacoli che possano impedire la conclusione, in tempi brevi, delle consultazioni tra Italia e Brasile” e infine “se si possa indicare un orizzonte temporale per l'effettivo rinnovo dell'accordo, tenendo conto dei gravi disagi che eventuali ulteriori ritardi causano alla vita quotidiana dei cittadini dei due Paesi”.