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Salario minimo, l’Aula vota il rinvio. Tuona Schlein: “Destra fugge, la povertà non va in vacanza”

ROMA –  L’aula della Camera ha approvato la questione sospensiva proposta della maggioranza di un rinvio di 60 giorni dell’esame della pdl, presentata dalle opposizioni, sulle disposizioni per l’istituzione del salario minimo. I sì sono stati 168, i no 127 e gli astenuti 3.

SCHLEIN: DESTRA FUGGE, MA POVERTÀ NON VA IN VACANZA

“È la rappresentazione plastica della fuga della maggioranza. Posta di fronte a un tema reale la destra fugge, ma dalla realtà non si puo’ fuggire, dai 3,5 mln di lavoratori poveri non si puo’ fuggire. La povertà non va in vacanza e non conosce pause“, tuona la deputata Elly Schlein, segretaria del Pd, intervenendo in aula sulla questione sospensiva riferita alla proposta di legge disposizioni per l’istituzione del salario minimo. “Voi oggi- aggiunge- voltate le spalle a quei 3,5 milioni che hanno salari da fame, dite loro ‘la vostra sofferenza non ci interessa’. Siamo aperti al dialogo ma non ai rinvii sine die”. “Le opposizioni hanno unito forze per dire che occorre rafforzare la contrattazione collettiva e dire che sotto i 9 euro non si puo’ andare perché sotto quella soglia si calpesta la dignità del lavoro. Il lavoro povero esiste e noi saremo al loro fianco” aggiunge.

SCHLEIN: LA BATTAGLIA PROSEGUE IN AULA E NELLE PIAZZE

“Abbiamo visto nel decreto 1° maggio che avete scelto di aumentare la precarietà, avete scelto di fare sconti alle grandi imprese energetiche, avete fischiettato sugli extra profitti, avete dilazionato i tempi di pagamento, avete tolto il reddito di cittadinanza, rendendo i poveri più poveri con un sms. Diciamo che nel mettervi seduti vi è caduta la maschera. Vi sbagliate, vi sbagliate di grosso, perché il lavoro povero esiste e lo vivono sulla pelle milioni di persone. Noi saremo al loro fianco; ogni giorno, in quest’Aula e nelle piazze, chiederemo alle cittadine e ai cittadini di portare avanti insieme questa battaglia con le altre opposizioni, per un salario giusto, per un salario dignitoso, contro lo sfruttamento di donne e uomini che lavorano in quella che è una Repubblica – ricordate? Avete letto la Costituzione? – che è fondata sul lavoro, sì, ma sul lavoro di qualità e dignitoso, non sullo sfruttamento”, conclude Schlein.

CONTE: NO A PROPOSTA MA DITE SÌ A STIPENDI MASSIMI PER POLITICI

“Mentre aumentano mutui, benzina e carrello della spesa ci sono persone che lavorano dalla mattina alla sera per 4-5 euro lordi. Tajani ha detto che questa e una misura sovietica, ma dovrebbe sapere che in Europa 21 paesi su 27 hanno adottato questa soluzione. Oggi sul salario minimo legale rimandate a dopo l’estate sperando che gli italiani se ne dimentichino, ma il salario ricco è quello che avete riservato ai parlamentari e agli ex parlamentari. No al salario minimo, sì agli stipendi massimi per i politici? E’ così che interpretate il mandato che vi hanno conferito gli elettori? Non ve lo permetteremo”, dice il deputato Giuseppe Conte, leader M5s, intervenendo in Aula.

“Rimane un mistero inglorioso il vero pensiero della premier Meloni- aggiunge-. Di recente ha ribadito che è uno slogan. Meloni non ha letto una riga della nostra proposta. Non vi ripresentate a ottobre con proposte furbe dirette a spaccare i lavoratori. Meloni ha dimostrato di non ricordare il significato del tricolore. Speriamo rilegga il principio dell’art. 36 che garantisce al lavoratore una esistenza libera e dignitosa”. E questo può avvenire con tre parole: ‘salario minimo, legale, subito'”. Per questo “annuncio il voto contrario del M5s”.

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