Gente d'Italia

Corea del Sud, diventa un incubo il raduno mondiale degli scout: presenti anche 1200 italiani

La grande festa mondiale degli scout organizzata in Corea del Sud si sta trasformando in un incubo: il caldo e i disservizi nell'accoglienza hanno spinto i 4.000 britannici e poi, sabato, i 1.500 americani a lasciare la manifestazione.

E il grande World Jamboree, che riunisce più di 40.000 persone provenienti da tutto il mondo, potrebbe essere interrotto prima della data prevista del 12 agosto, in una delle estati più torride che il Paese abbia conosciuto in questi anni.
Secondo le autorità locali e gli organizzatori, circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme.

Nel tentativo di "salvare" la festa degli scout, il governo sudcoreano ha inviato medici e infermieri militari sul posto a Saemangeum, vicino a Buan, nella provincia di Jeolla, nel nord della Corea del Sud.
La Farnesina, tramite l'Ambasciata d'Italia a Seul e in raccordo con le autorità locali, segue da vicino la condizione dei connazionali partecipanti. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato "la piena attenzione per i 1.200 giovani italiani che partecipano al raduno giovanile nel Paese asiatico. I connazionali possono contare sulla nostra Ambasciata a Seul - ha aggiunto - che ha visitato più volte il campo italiano e che mantiene una costante linea di comunicazione con il contingente nazionale e con la Task Force appositamente istituita presso il Ministero degli Esteri sudcoreano".

 

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