Si terrà oggi a palazzo Chigi l'atteso vertice tra governo e opposizioni sul salario minimo.
Il centrosinistra punta a un salario parametrato alla media dei contratti nazionali con la soglia minima a 9 euro. La premier Meloni non presenterà una controproposta. Rampelli, vicepresidente FdI della Camera invita a un "confronto senza pregiudizi" ma osserva che la soglia proposta "è ideologica". La segretaria del Pd Schlein auspica che la premier "stia cambiando idea", perché nel video dove ha parlato del tema "dimostra di non aver letto la nostra proposta". Calenda avverte che "il rischio che poi alla fine non si riesca ad uscire con una posizione unica è molto alto".
Più di una salita. L'incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo si annuncia come una scalata. Le opposizioni metteranno sul tavolo la loro proposta unitaria per una paga non inferiore ai 9 euro all'ora, ma la presidente del consiglio Giorgia Meloni l'ha già bocciata: "Rischia di peggiorare la situazione". Tanto che il co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, è tornato a chiedere: "Cosa ci ha convocato a fare?". Il governo garantisce che l'atteggiamento sarà di ascolto e confronto veri, perché c'è la convinzione che quello delle retribuzioni sia un tema preminente. Ma la premier non rilancerà con una propria contro-strategia di azioni e norme: si prenderà del tempo per fare una sintesi che tenga conto sia di quanto emergerà al tavolo col centrosinistra, sia dei progetti non sempre coincidenti delle forze di maggioranza: "C'è il margine per presentare insieme alle opposizioni una proposta seria contro i salari bassi", ha detto Meloni nei giorni scorsi. I leader del centrosinistra arriveranno a Palazzo Chigi forti di una proposta di legge comune - che tiene insieme tetto minimo orario e contrattazione collettiva - ma si siederanno portandosi in spalla premesse e atteggiamenti diversi. Tanto che alla vigilia non sono mancati i contrasti.
La segretaria Elly Schlein ha in serbo un paio di argomenti da sottoporre a Meloni: "Ci aspettiamo risposte anche sui ristori per famiglie e imprese colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna - ha annunciato nei giorni scorsi - e sulle mancate dimissioni di De Angelis", dopo le affermazioni sulla strage di Bologna. Ma Azione ha frenato: "Chi pensa di aprire la voce 'varie ed eventuali' per affrontare altri argomenti - ha detto Osvaldo Napoli - sappia che si intesterà il fallimento del vertice". E Calenda: "Se ognuno inizia ad alzare le bandierine si esce con un nulla di fatto".
Anche nel governo c'è chi ritiene che le opposizioni commetterebbero uno sbaglio se mettessero sul tavolo altre questioni, perché sarebbe meglio dedicarsi ai salari e poi - è il ragionamento - non è Palazzo Chigi la sede più idonea per affrontarle. Il M5s è concentrato sulla proposta di legge delle opposizioni: "Non è una bandierina che stiamo sventolando dal punto di vista ideologico - ha detto Giuseppe Conte - E' un obiettivo concreto di tutela di 4 milioni di lavoratori che sono sottopagati. E' un principio di civiltà". E sulla pagina Facebook, il Movimento ha postato un testo del 2019 attribuito a FdI, in cui il salario minimo veniva definito un "provvedimento necessario". Al di là di come andrà l'incontro a Palazzo Chigi, i tempi della discussione sono già dettati. Alla Camera, la maggioranza ha messo in stand by l'emendamento che avrebbe affossato sul nascere la proposta di legge delle opposizioni, rinviando all'autunno. Ma quando la discussione riprenderà in Aula, le forze di governo saranno chiamate a presentare delle alternative. Le linee ci sono. Anche se non tutte sulle stesse tracce. "La posizione di FI è chiarissima - ha detto il viceministro Francesco Paolo Sisto - i contratti pirata vanno adeguati alla contrattazione collettiva di riferimento". Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI), ha parlato anche di "un corollario di iniziative che, di fatto, aumenterebbero le buste paga" e dell'intervento sul cuneo fiscale "che farebbe arrivare più soldi in busta rispetto alla sola applicazione di 9 euro".
E il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon (Lega), ha aggiunto un intervento sul codice degli appalti. L'appuntamento è per le 17 a Palazzo Chigi. Non sarà un incontro intimo. Fra rappresentanti del governo, leader di opposizione, qualche capogruppo e diversi responsabili lavoro dei vari partiti, al tavolo si siederà una ventina di persone. Un incontro "inusuale", ha detto il leader di Si, Nicola Fratoianni. "Il sospetto - ha aggiunto il segretario di Più Europa, Riccardo Magi - è che sia solo una trovata mediatica". Mentre l'ex ministra del M5s, Nunzia Catalfo, auspica "che il tutto non si trasformi in una sterile passerella". In ambienti di maggioranza c'è chi assicura: nel caso, non sarebbe stata scelta una data balneare come l'11 agosto.
Incontro salario minimo, le delegazioni di governo e opposizioni
Leader e responsabili Lavoro dei partiti di opposizione parteciperanno all'incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo. Per il governo ci saranno la presidente del consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone e i sottosegretari Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano.
Per il Pd, la segretaria Elly Schlein sarà accompagnata dalla responsabile Lavoro del partito, Maria Cecilia Guerra.
Il presidente del M5s Giuseppe Conte avrà al suo fianco l'ex ministra Nunzia Catalfo, coordinatrice del comitato Politiche del lavoro del Movimento.
Per Azione ci saranno il leader Carlo Calenda e il capogruppo alla Camera Matteo Richetti. Per Più Europa saranno presenti il segretario Riccardo Magi e il deputato Benedetto della Vedova. Per Avs, Sinistra italiana sarà rappresentata dal leader Nicola Fratoianni e dal capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, Francesco Mari, e i Verdi dai co-portavoce Angelo Bonelli e Eleonora Evi e dalla capogruppo alla Camera Luana Zanella.