Non si ferma la violenza elettorale in Ecuador.
Dopo l'omicidio del candidato centrista alla presidenza, Fernando Villavicencio, si registra adesso anche l'uccisione di un esponente del partito di sinistra dell'ex presidente Rafael Correa, Revolucion Ciudadana (Rc).
Si tratta di Pedro Briones, ucciso lunedì da due sicari in motocicletta che gli hanno teso un agguato di fronte alla parrocchia San Mateo, nella città di Esmeraldas. Secondo quanto riferiscono le autorità Briones è deceduto prima ancora di raggiungere l'ospedale Delfina Torres de Concha dove gli sono state riscontrate due ferite d'arma da fuoco.
L'ex presidente Correa ha condannato l'omicidio di Briones con un messaggio sui social dove dice "Basta!" agli omicidi politici. Anche la candidata di Rc alla presidenza, Luisa Gonzalez, ha condannato l'omicidio affermando che "l'Ecuador sta vivendo la sua epoca più sanguinosa" e che "lo Stato è controllato dalle mafie".
L'Ecuador - chiamato domenica prossima ad eleggere il nuovo presidente - ha chiuso il 2022 con il più alto tasso di morti violente della sua storia, 25,32 ogni 100mila abitanti, la stragrande maggioranza associata alla criminalità organizzata e al narcotraffico che hanno trasformato il Paese nel principale corridoio della cocaina diretta in Europa e Nord America.