ROMA – “Mi ha commosso la commozione di Papa Francesco a Piazza di Spagna, c’era tutto lo struggimento della sofferenza del popolo ucraino colpito dalla guerra. Dobbiamo continuare ad avere lo stesso struggimento. Si manifesta il rischio che appaia una guerra mondiale. La missione nasce da questo”. Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), intervenuto al Meeting di Rimini.
“Dobbiamo spingere per trovare quello che può essere utile- continua Zuppi- ascoltare, manifestare la vicinanza e vedere quegli spazi che possano favorire la composizione. La pace richiede giustizia e sicurezza, non ci può essere una pace ingiusta perché questa sarebbe la premessa della continuazione dei conflitti. Deve, quindi, essere una pace giusta e sicura, che possa permettere alle persone di guardare con speranza al futuro. ‘Se vuoi la pace, prepara la pace’, eccolo il grande impegno che con consapevolezza e responsabilità dobbiamo cercare”.
L’arcivescovo di Bologna ricorda poi i bambini ucraini che sono in Russia: “Dobbiamo capire cosa si può fare per il ritorno di chi deve tornare dalle proprie famiglie e nelle proprie case. La guerra lacera con profondità e rapidità, ma ha sempre una gestazione- ricorda Zuppi- questo richiederà anche la capacità di mettere insieme tanti soggetti che possano spingere per trovare la pace”.
Un obiettivo che il cardinale vive “con grande consapevolezza: tanta gente prega per la pace ed è una responsabilità che coinvolge tutti”. È questo l’impegno che “spingerà nelle prossime settimane la via della pace per liberarci della violenza, facendo anche tesoro della pandemia da Covid-19, per combattere la guerra e immaginare un mondo senza conflitti. Il dialogo non è tradire le ragioni e accettare una pace ingiusta, ma trovare una pace giusta non attraverso le armi ma con il dialogo. È indispensabile farlo in questa tragica guerra in Ucraina”, conclude Zuppi.