ROMA - “Modello di efficienza e di equilibrio etnico, Singapore è un hub proiettato al futuro, in un’area strategica per gli sviluppi politici, economici e tecnologici a livello mondiale. Lavorerò perché l’Italia vi si affermi ancor di più”. Queste le prime parole di Dante Brandi nella sua nuova veste di ambasciatore d’Italia a Singapore.
A Brandi, che ha iniziato oggi il suo incarico nella città-stato del sud-est asiatico, sono giunte via Twitter le congratulazioni della Farnesina.
Nato a Civitavecchia (Roma) nel 1971, Dante Brandi si è laureato in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma ed è entrato in carriera diplomatica nel 2000.
I suoi primi incarichi sono alla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo e alla Direzione Generale Paesi Africa sub-sahariana. Nel 2002 è secondo segretario commerciale a Sofia, sede in cui è confermato con funzioni di primo segretario commerciale, e nel 2007 è primo segretario a Washington.
Rientrato a Roma, è alle dirette dipendenze del direttore generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale, prima, e del direttore generale per la Promozione del Sistema Paese, poi, e nel 2012 è alla Direzione Generale Affari Politici e Sicurezza.
Consigliere commerciale a Londra, anche con funzioni di direttore esecutivo aggiunto per l'Italia presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, nel 2013, è confermato nella stessa sede con funzioni di primo consigliere commerciale. Nel 2018 è nominato console generale a Ho Chi Minh City, dove resta sino al 2021 quando è richiamato a Rome in qualità di consigliere per la stampa e la comunicazione del Servizio Stampa e Comunicazione istituzionale. L’anno seguente è capo dell’Unità per il coordinamento della comunicazione della Direzione Generale Diplomazia pubblica e culturale, sino al suo nuovo incarico a Singapore.