"Napoli è diventata una città violentissima, un Far West. Tutto questo va fermato quanto prima". E' lo sfogo, tra le lacrime, di Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso ieri mattina a Napoli per uno scooter parcheggiato male. Le sue parole sono state raccolte dai Rai News. Il sedicenne che l'ha ucciso "non è un bambino, è un uomo brutale, un demone che va a distruggere la vita degli altri ragazzi come mio figlio".
Musicista ucciso a Napoli per uno scooter parcheggiato male
Amava la musica, suonava il corno e si era formato nell'Orchestra Scarlatti Young, Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso all'alba a Napoli, nella centralissima piazza Municipio, da un sedicenne legato al mondo del crimine. Gli ha sparato al culmine di una lite scoppiata per uno scooter parcheggiato male: ancora un assurdo omicidio innescato dai cosiddetti futili motivi. Il minorenne ritenuto responsabile dell'assassinio è stato subito individuato dalla Polizia anche grazie ai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell'omicidio, che dista una manciata di metri dalla sede del Municipio e poco più dalla Questura. La lite è scattata all'alba, intorno alle 5: il 24enne era in compagnia della fidanzata. Sarebbe stata lei, secondo alcune testimonianze, a innescare l'alterco.
La dinamica dell'accaduto, comunque, è al vaglio della Squadra Mobile di Napoli, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Il presunto omicida, che abita nei Quartieri Spagnoli, è stato rintracciato e condotto negli uffici della Questura. E' accusato di omicidio volontario aggravato, detenzione, porto abusivo e ricettazione di arma. Poche ore prima, intorno alla mezzanotte, un altro grave episodio nel quartiere Ponticelli, dove un giovane di 15 anni è stato accoltellato da un ragazzo di un anno più grande durante una lite ancora una volta scoppiata per futili motivi. Forse il movente è stata l'asta per il fantacalcio, a cui peraltro stavano prendendo parte diversi ragazzini. Ma tra vittima e accoltellatore non correva buon sangue e non si esclude che il fantacalcio sia stato solo il pretesto per ravvivare vecchie ruggini.
Anche su questo episodio indaga la Squadra Mobile che è riuscita in poco tempo a individuare il responsabile: il sedicenne deve rispondere di tentato omicidio. Il ragazzino colpito dai fendenti rischia l'amputazione della gamba, ma i medici faranno di tutto per evitarlo. L'omicidio di Giovanbattista Cutolo ha commosso l'ambiente della musica napoletano, dove era conosciuto per il suo impegno. "Era un cornista di talento, lo sguardo limpido e sincero, appassionato e amoroso nei confronti del suo strumento, del vivere in orchestra, del fare parte di una comunità come quella della Scarlatti. Era un ragazzo sempre sorridente, educato e rispettoso nei confronti di tutti, del suo lavoro, della musica stessa", lo ricorda Beatrice Venezi, direttrice della Nuova Orchestra Scarlatti. Che si sfoga: "Cosa siamo diventati? Animali? No, gli animali non uccidono per crudeltà, ma solo per necessità. Siamo feccia. Dove sono finite la solidarietà, l'empatia, il senso di comunità che contraddistingueva la nostra società italiana? Siamo l'ombra di noi stessi, zombies che vivono solo nella notte dell'umanità. Corpi vuoti senza anima".
"Un dolore che lascia senza fiato", commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che citando anche l'accoltellamento del quindicenne, osserva che "bisogna creare le condizioni, partendo dalla scuola, dal dialogo in famiglia e dal ruolo fondamentale di educatori dei genitori, per ribaltare la cultura del sopruso e dell'uso della violenza tra coetanei". Sulla tragedia è intervenuto anche lo scrittore Maurizio De Giovanni: "non è possibile stare in silenzio in questa situazione: i ragazzi che perdono la vita nel nostro territorio sono vittime di una tragedia culturale". "Abbiamo l'obbligo di creare cultura - sostiene lo scrittore - unico antidoto a queste e altre tragedie che purtroppo nell'estate 2023 si stanno moltiplicando".