Se tre indizi fanno una prova Inter e Milan guideranno a lungo il gruppetto, già sgranato, di candidate allo scudetto.
E non c'è molto da sorprendersi visto l'andamento impetuoso del mercato.
Il derby del 16 settembre è però un esame severo che Inzaghi e Pioli avrebbero volentieri rimandato di almeno un mese.
L'avvio della Serie A è stato spettacolare e variegato: la Juve torna competitiva, Napoli e Atalanta oscillano tra alti e bassi, la Lazio riprende magistralmente la traiettoria dopo un paio di sbandate. Solo la Roma è ferma al palo e ci vorranno le alchimie di Mourinho per evitare anche un settembre nero. E proprio tra i bilanci deficitari sono i giallorosso a distinguersi, con un eclatante -6 rispetto all'anno scorso, seguiti a -4 dalla Lazio. A sorridere entusiasti sono il Lecce (+5) e il Verona (+4). E' un torneo avvincente ed incerto: dopo tre turni delle 20 squadre solo quattro sono imbattute. Oltre alle milanesi anche Juventus e Lecce.
La pausa delle nazionali, che precede l'avvio delle coppe alla ripresa del campionato, fa da spartiacque della stagione. I prossimi errori cominceranno a essere pesanti, quindi le milanesi si godono un credito da non dilapidare. Inzaghi sta dosando con pignoleria l'inserimento dei nuovi: Sommer non prende l'occhio ma la sua porta è l'unica involata, Thuram invece è entrato d'autorità nei meccanismi della squadra formando una coppia d'acciaio col capocannoniere Lautaro, in stato di grazia. Per Frattesi solo scampoli di gara, Pavard e Klaassen avranno tempo per inserirsi. Pioli invece ha mietuto vantaggi immediato dai molti trapianti: Loftus-Cheek e Reijnders hanno dato consistenza ed esperienza al centrocampo mentre Pulisic ha aggiunto qualità a un attacco che può contare sulla vena di Leao e sui gol del sempreverde Giroud.
Thuram, Loftus-Cheek e Pulisic sono tra i nuovi meglio inseriti, ma non sono i soli. Dopo due giornate di acclimatamento Scamacca ha sciorinato le sue potenzialità lanciando la sua candidatura per un posto da titolare nel futuro azzurro. Al suo fianco, nella nuova Atalanta di Gasperini, eccelle De Keteleare che gioca in maniera più spigliata rispetto all'opaco anno rossonero. Un protagonista a sorpresa è l'attaccante montenegrino Krstovic, due gol e un impatto magistrale nel Lecce grazie all'intuito di Pantaleo Corvino, vecchia volpe del mercato. I meriti del Lecce (terza in classifica ed imbattuta) sono però da allargare al tecnico Stefano D'Aversa, tornato protagonista dopo le lontane due promozioni col Parma. D'Aversa ha colmato il vuoto lasciato da Marco Baroni che ha avuto un impatto molto positivo sul Verona, che si era salvato con lo spareggio e che ora è quinto in classifica.
Il terzo allenatore sulla cresta dell'onda, in questo scorcio iniziale, è Eusebio di Francesco che, pur con un calendario complicato, sta conducendo bene il Frosinone. Sembrano lontani i vari flop collezionati dopo l'addio alla Roma, che aveva porta alla semifinale di Champions. Oltre alle novità ci sono molte conferme: tra gli altri a impattare positivamente con la stagione ci sono Ederson dell'Atalanta, Harroui del Frosinone, Ferguson del Bologna, Ngonge del Verona, Radonjic del Torino e Luvumbo del Cagliari. Tra i nomi più noti, oltre a Lautaro, Di Marco, Chiesa, Danilo, Luis Alberto e Nico Gonzalez. A Berardi è bastata una partita per cancellare, apparentemente, i malumori del mancato passaggio alla Juve.