Nel deserto di St James's Park, davanti a poche migliaia di spettatori, richiamati per lo più dagli avversari, inizia con una sconfitta - netta e meritata, al di là del punteggio finale, 3-1 - il regno di Roberto Mancini sulla panchina dell'Arabia Saudita, contestata fuori dallo stadio da un gruppo di tifosi del Newcastle, contrari allo sportwashing saudita.
Nessuna magia, nessun incantesimo: neppure l'arrivo dell'ormai ex tecnico dell'Italia ha potuto alzare il modesto livello tecnico-tattico dei Falchi Verdi, che contro il Costa Rica incappano nella quinta sconfitta consecutiva.
Dopo le quattro di fila, costate l'esonero a Herve Renard, a meno di due settimane dal clamoroso trasloco a Riad, anche Mancini battezza il nuovo corso con una battuta d'arresto. Indolore in quanto trattavasi pur sempre di un'amichevole, eppure preoccupante per i limiti manifestati dal gruppo con il quale l'ex Ct ha promesso di "riscrivere la storia", emulando l'impresa degli Azzurri a Euro 2020.
Una missione ai limiti dell'impossibile, per quanto visto alla prima uscita, pur con tutte le attenuanti del caso: rari i giocatori di caratura internazionale, immaturità tattica in serie, imprecisioni e ingenuità in ogni settore del campo. A cominciare da un portiere, Nawaf Al Aqidi, che pure è tesserato per una delle big della Saudi League, l'Al Nassr, compagno di Cristiano Ronaldo. In apertura un suo sciagurato controllo coi piedi serve Joel Campbell, che incredibilmente non ne approfitta. Quindi esce a vuoto regalando al Costa Rica il vantaggio (Francisco Calvo).
Mancini, impeccabilmente elegante a bordo campo, non apprezza, né si preoccupa di nascondere il suo disappunto.
Tramite un traduttore, che lo segue come un'ombra nell'area tecnica, si sforza di rattoppare la squadra. Si sbraccia, prende appunti, si consulta con i suoi assistenti. Ma l'orgoglio non basta ai suoi per trovare tre passaggi di fila. Il raddoppio è la fotocopia del primo gol: punizione dalla destra, testata di Manfred Ugalde non trattenuta dal solito Al Aqidi. Male il primo tempo, meno peggio la ripresa, ma solo grazie alla rete di Ali Al Bulayhi che risveglia le speranze prima dell'epitaffio sulla partita di Randal Leal. Appuntamento tra quattro giorni per il bis, ancora a Newcastle, contro la Corea del Sud di Jurgen Klinsmann.