L'Fbi ha raccolto 21,7 milioni di profili di Dna, pari a circa il 7% della popolazione statunitense.
A rivelarlo è The Intercept citando i dati del Bureau, che mira quasi a raddoppiare il suo attuale budget di 56,7 milioni di dollari per gestire il suo catalogo di Dna con ulteriori 53,1 milioni di dollari, secondo la sua richiesta di budget per l'anno fiscale 2024.
"Le risorse richieste consentiranno all'Fbi di elaborare il numero in rapido aumento di campioni di Dna raccolti dal dipartimento per la Sicurezza Nazionale Usa", si legge nel documento.
In una dichiarazione dell'aprile 2023 presentata al Congresso per spiegare la richiesta del budget, il direttore dell'agenzia, Christopher Wray, ha citato diversi fattori che hanno "ampliato in modo significativo i requisiti di elaborazione del Dna dell'Fbi". Il Bureau ne raccoglie circa 90.000 campioni al mese, "oltre 10 volte il volume storico", ha aggiunto, e si aspetta che il numero aumenti a circa 120.000 al mese, per un totale di circa 1,5 milioni di nuovi campioni di Dna all'anno. Si tratta tuttavia di un trend che solleva interrogativi tra i sostenitori delle libertà civili.
"Quando parliamo di una rapida espansione come questa, ci stiamo avvicinando sempre di più a un database universale del Dna - ha detto a The Intercept Vera Eidelman, avvocato presso l'American Civil Liberties Union specializzata in privacy genetica - Penso che le implicazioni sulle libertà civili siano significative".