Anche Assoutenti si schiera contro il bonus benzina allo studio del Governo per le famiglie in difficoltà. “Siamo contrari a tale misura che avrà un effetto minimo sulle tasche dei consumatori e non fermerà la spirale inflattiva causata dai rincari dei carburanti alla pompa – spiega il vicepresidente Gabriele Melluso – Per dare una idea di come impattano gli aumenti sui bilanci delle famiglie, basti pensare che la scorsa settimana la benzina ha raggiunto la media di 1,969 euro al litro, il gasolio 1,876 euro, con un incremento in appena 4 mesi del +9% per la verde e addirittura del +13,7% per il diesel. Rispetto a maggio 2023 un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 8,1 euro in più (+194 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 11,3 euro (+271 euro all’anno a famiglia). Bilancio che si aggrava giorno dopo giorno, considerato che ben 7 regioni superano oggi la media dei 2 euro al litro per la benzina al self”.
“Il Governo deve abbandonare la strada dei bonus e tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio – afferma il vicepresidente Assoutenti, Gabriele Melluso – Il rischio concreto è quello di una nuova ondata di rincari in tutti i settori determinata dalla crescita senza sosta dei carburanti, con effetti negativi su inflazione, reddito e consumi delle famiglie. Ci sono ampi margini per ricorrere all’extragettito Iva garantito dall’aumento di benzina e gasolio per intervenire con decisione sulle accise”.