Gente d'Italia

La vita peggiora per 1 italiano su 2 negli ultimi 10 anni

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Quasi un italiano su due (il 47%) pensa che la vita in Italia sia peggiorata negli ultimi dieci anni.

Solo per uno su dieci è migliorata. A preoccupare è il costo della vita (88%), l'occupazione (66%) e la sanità (61%). Meno benessere economico (72%), quindi, ma anche meno fiducia nel prossimo (66%) ed equità sociale (62%). Emerge dall'indagine "La percezione dei cambiamenti degli ultimi 10 anni e l'orientamento verso le donazioni e i lasciti solidali" realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale su un campione rappresentativo di italiani con più di 25 anni (circa 46,5 milioni, in base ai dati Istat), e presentata in occasione della Giornata internazionale del Lascito Solidale che si è celebrata ieri.

Rispetto al mondo in generale, la percezione degli italiani sulla vita negli ultimi dieci anni non cambia di molto: il 43% ritiene ci sia stato un peggioramento (il 10% un miglioramento). In questo scenario, il Terzo Settore è il soggetto che la maggioranza degli italiani (quasi due terzi) vede concretamente impegnato nella costruzione di una società migliore attraverso un impegno civile (ambientale, sociale, culturale). Serve anche dare sostegno a una buona causa tramite il lascito solidale (69%) o una generica donazione in denaro (66%). Il 21% del campione (circa 5.5 milioni di italiani, over 50) ha già previsto un lascito solidale nel suo testamento o è orientato a farlo; aumentano gli indecisi (35% contro il 27% del 2022).

Quasi 3 italiani su 10 (28%) hanno fatto una donazione a una organizzazione del non profit tra gennaio e maggio del 2023 (meno 10 punti rispetto al 2022 quando probabilmente ha inciso l'emergenza in Ucraina) ma in linea con i dati 2020/2021. La donazione media rimane piuttosto alta (106 euro contro i 118 nel 2022 e 90 nel 2021). Altri soggetti ritenuti positivi per migliorare la società, sono le PMI (47%), i cittadini intesi come corpo civico (43%), l'Europa (37%) e poi Chiesa, Amministrazioni locali e mass media (33%). La pandemia da Covid-19 (94%) e la guerra in Ucraina (93%) sono percepiti come gli eventi epocali dell'ultimo decennio. Gli italiani sono anche preoccupati dell'esaurirsi delle risorse naturali (78%) e della crescita delle diseguaglianze tra paesi ricchi e poveri (76%). Compare anche il tema delle tecnologie: il 68% teme l'impatto della rivoluzione digitale nella vita quotidiana. Speculare la percezione se dalla società si passa all'individuo: il 70% degli italiani si sente più preoccupato del futuro rispetto al 2013; più attento all'ambiente (58%) e alla salute (56%). Il 42% si dichiara disponibile ad impegnarsi in prima persona per aiutare chi è in difficoltà (42%) e per una buona causa (40%). Per rendere migliore una società, l'88% crede che serva il rispetto delle leggi e delle regole, far bene il proprio lavoro (84%) e l'impegno ambientale (82%), sociale (80%) e culturale (78%) intesi come forme di volontariato. Il Comitato Testamento Solidale è nato nel 2013 e al momento conta 28 aderenti. Fra questi, Ail, Aism, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Lega del Filo d'Oro, Amref, Associazione Luca Coscioni, Cbm Italia, Unicef Italia, Airc, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Greenpeace.

 

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