L'entusiasmo delle prove in nazionale, certo.
Ma anche l'acido lattico accumulato nelle gambe di chi ha calcato campi imperfetti come quello di Skopje
San Siro e' pronta a riaccendere le sue luci - metaforicamente e forse non solo, il calcio d'inizio sabato e' alle 18 - per Inter-Milan.
La bilancia in equilibrio, a pochi giorni dal derby della Madonnina che può valere la testa della classifica. L'euforia di Frattesi, due volte a segno a San Siro, con corsa finale sotto la Nord come se l'azzurro della maglietta fosse strisciato anche di nero. Ma anche la certezza - come ha spiegato anche Spalletti nel dopo gara - che "chi ha giocato su quel campo, in Macedonia, contro l'Ucraina ha dimostrato di avere le scorie in corpo".
E se Bastoni ha retto l'ora e mezza di gioco, Barella ha chiuso in riserva e Di Marco è finito in panchina anzitempo.
Agrodolce del doppio impegno ravvicinato della rappresentativa italiana, ma concetto esportabile anche nella pattuglia dei tanti rossonerazzurri che gli ultimi giorni li hanno trascorsi tra un aereo e l'altro, alla ricerca delle qualificazioni per le competizioni continentali. Se così il Milan perde per distacco la partita dei contributi alla causa di Spalletti, è anche vero che alla stracittadina ci arriva con meno stanchezza nei suoi (pochi) italici rappresentanti. Pagando dazio semmai al doppio appuntamento francese, che dopo il 2-0 all'Irlanda ha lasciato strascichi poi risolti in Theo Hernandez, Maignan e Giroud. È semmai la probabile assenza di Kalulu, alle prese con una noia muscolare, a stringere il cerchio delle alternative per Pioli, già costretto a fare i conti con la squalifica di Tomori al centro della difesa.
Sabato toccherebbe così alla coppia Thiaw-Kjaer il compito di arginare l'attacco interista e Lautaro Martinez soprattutto, autore di 5 delle 8 reti interiste delle prime 3 giornate. Il Toro, in campo solo pochi minuti nel comodo 0-3 dell'Argentina con la Bolivia, ritrova a Milano un Marcus Thuram che proprio nella partita del problema alla caviglia di Giroud ha trovato la prima rete con la casacca dei Blues. Intrecci di considerazioni che si annodano attorno all'unica certezza: i tre punti del Meazza, dopo i 4 derby persi dai rossoneri nel 2023, hanno valore non solo per la possibile leadership solitaria del campionato, al momento gestita in coabitazione.
E se è pleonastico elencare i significati del match, non lo è sottolinearne la designazione di Simone Sozza alla direzione: il fischietto di Seregno, città a 20 chilometri dallo stadio di San Siro, rimarca l'addio ai vincoli di territorialità già abbandonati dall'Aia. In fondo Sozza s'era già trovato a sconfessare preventivi timori di partigianeria: a gennaio in Inter-Napoli e nella primavera 2022 in Inter-Roma. Una scelta per la valorizzazione del merito, l'avevano definita i vertici arbitrali. Una scelta lungimirante, può essere ribattezzata ora alla luce dell'incarico per il derby.
Anche il suo operato sarà sotto i riflettori mondiali e davanti alle telecamere speciali messe in campo da Dazn per riprese aeree, in una gara che segna anche la prima volta di un commento a tre voci con Pardo, Ambrosini e Stramaccioni. Ma anche con la funzione live chat per scambiarsi commenti in tempo reale attraverso la smart tv.