STOCCOLMA - Si è svolta la settimana scorsa presso l’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, la cerimonia di rimpatrio di due reperti antichi risalenti all’antica Roma: un torso femminile in marmo risalente al II/III secolo d.C. e un’antica moneta in oro con l’effige dell’Imperatore Onorio risalente al IV secolo d.C.
L’operazione è stata condotta da nucleo operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con Swedish Enforcement Authority (Kronofogden) e la Polizia svedese, nonché con gli uffici italiani e svedesi del Desk Eurojust che hanno avuto il compito di coordinare l’operazione.
È la prima volta che una operazione di recupero di beni culturali trafugati all’estero si svolge in Svezia.
L’ambasciatore d’Italia a Stoccolma, Vinicio Mati, in una cerimonia che ha avuto luogo nella sua Residenza, in presenza della stampa svedese e italiana, ha accolto la delegazione intervenuta per prendere in carico i due reperti, ringraziando le autorità coinvolte nell’operazione.
“La cerimonia”, ha osservato l’ambasciatore, “ha un alto valore simbolico in quanto celebra il successo di un’operazione internazionale di recupero di beni archeologici italiani trafugati all’estero e testimonia l’impegno delle autorità italiane preposte alla salvaguardia e alla difesa del nostro patrimonio culturale, attraverso il contrasto ali traffici illeciti ed al contrabbando di opere d’arte”.
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