CATANZARO - Creare una macroregione con le realtà che si affacciano sul Mediterraneo per condividere temi comuni: gestione dell’acqua, energie rinnovabili, erosione costiera, desertificazione, emigrazione. Per la prima volta, per volontà del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la Calabria ha partecipato all'evento “Mediterranée du Futur”, giunto alla sesta edizione, che si è tenuto a Marsiglia il 21 e il 22 settembre.
Due giorni di dialogo e confronto per affrontare le più importanti sfide che riguardano le Regioni che si affacciano sul Mediterraneo.
“Sono molto soddisfatto – afferma l’assessore regionale Filippo Pietropaolo – dei proficui incontri di questi giorni, che ci consentiranno finalmente di intessere importanti rapporti con le Regioni che si affacciano sul Mediterraneo, europee ed extra-europee, su temi comuni quali la gestione dell’acqua, le energie rinnovabili, l’erosione costiera, la desertificazione, il fenomeno migratorio. L’idea, sposata dalla Regione Calabria, è quella di realizzare, con tutti i partner coinvolti, una macroregione che ci consenta di avere maggiore forza decisionale. Ho espresso l’auspicio che durante questo semestre a presidenza spagnola si possa arrivare ad una soluzione definitiva”.
“Nell’occasione – continua Pietropaolo – ho annunciato che il prossimo 19 ottobre ci sarà un incontro a Roma con il ministro Tajani, il governatore Occhiuto nella sua veste di presidente della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime, e le regioni che hanno partecipato al tavolo di lavoro di questi giorni, come Catalogna, Andalusia e Marsiglia. La Calabria, diversamente dal passato, punta molto sulla possibilità di rafforzare i rapporti con le altre realtà europee, partecipando al confronto sui temi più importanti e portando il proprio contributo ai processi decisionali. Ad esempio, di recente è stato approvato un regolamento europeo, che prevede l’applicazione alle grandi navi del meccanismo della compensazione delle emissioni, che rischia di penalizzare fortemente il porto di Gioia Tauro. Per questo ho espresso la forte contrarietà della nostra regione, e mi sono confrontato anche con il presidente della Commissione dello sviluppo regionale Younous Omarjee, che era stato anche in Calabria, chiedendo un suo supporto”.
“Tra i temi sui quali abbiamo voluto portare la nostra esperienza – aggiunge infine Pietropaolo – vi è la questione della dispersione idrica, tema centrale di uno dei panel. La Regione Calabria ha infatti cambiato rotta rispetto al passato, affidando la governance della gestione dell’acqua ad un unico soggetto pubblico. Un nuovo assetto che siamo convinti che ci consentirà risolvere in tempi brevi i problemi legati alla distribuzione dell’acqua e alla dispersione idrica. La buona notizia è che la Commissione europea ha approvato un sostegno finanziario a questo progetto, con un prestito indirizzato proprio ad un soggetto gestore unico pubblico”.