"Sono soddisfatta, siamo tutt'altro che isolati.
La percezione sta evolvendo verso la tutela dei flussi legali". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni sui migranti arrivando al vertice della Comunità politica europea a Granada.
"L'Italia vuole che ci sia un approccio non paternalista" per l'Africa, ha detto Meloni, "ma abbiamo bisogno di un'Europa che ci crede nel suo complesso". La premier ha aggiunto: "Credo che Saied (il presidente della Tunisia, ndr), con cui ho un buon rapporto, abbia parlato innanzitutto alla sua opinione pubblica, quello che ha detto lo comprendo. La Tunisia ha un problema che non è diverso dal nostro c'è una immigrazione illegale anche da loro", ha spiegato la premier. "Alcuni approcci ideologici non hanno aiutato in questi giorni", ha aggiunto.
Con Olaf Scholz "abbiamo un bilaterale domani, ci siamo sentiti in questi giorni, sarà un'occasione per ragionare su come fare passi in avanti sulla dimensione esterna soprattutto", ha annunciato la premier, la quale ha anche spiegato che "l'Italia ha dato il voto sul Patto di migrazione e asilo perché sono regole che riteniamo migliori alle precedenti ma la proposta italiana non è quella di continuare a parlare di come distribuiamo persone che illegalmente entrano in Europa ma è fermare l'immigrazione illegale".
Soddisfatta di questa Europa? "Beh, diciamo che si può fare di meglio, sicuramente sono soddisfatta della piega che ha preso ieri il dibattito sul Patto di migrazione e asilo: sulla dimensione esterna bisogna correre un po' di più", ha detto la premier, sottolineando inoltre che si è ad un punto d'arrivo con una norma sulla governance relativa al Piano Mattei per l'Africa, che a novembre sarà presentata in Parlamento.