"Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri'': lo ha reso noto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l'apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.
Sono 199 gli ostaggi nelle mani di Hamas
L'esercito israeliano ha informato finora le famiglie di 199 ostaggi che si trovano a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Ha precisato che a loro riguardo Israele sta compiendo ''uno sforzo nazionale di priorita' suprema'', ricorrendo anche ad informazioni di intelligence. L'esercito, ha aggiunto, ha finora informato 295 famiglie di militari caduti finora nel conflitto.
Iran: Hamas pronto al rilascio degli ostaggi se si fermano i raid
Hamas.Hamas sarebbe pronto al rilascio dei circa 200 ostaggi se Israele mettesse fine agli attacchi sulla Striscia. Lo ha detto, citato da Times of Israel, il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Non risulta però al momento una presa di posizione in tal senso di Hamas. Secondo Hanani, esponenti della fazione palestinese "hanno detto di essere pronti a prendere le necessarie misure per il rilascio dei civili tenuti dai gruppi della resistenza, ma che il loro punto di vista è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti contro varie parti di Gaza".
Tajani: 'Oggi speriamo di far uscire dalla Striscia di Gaza i 10-12 italiani che ci vivevano'
"Oggi speriamo di far uscire dalla Striscia di Gaza i 10-12 italiani che vivevano qui". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Isoradio Rai. Ricordando l'incontro di oggi con il re di Giordania, il ministro degli esteri ha sottolineato che la priorità italiana è quella di salvare gli ostaggi. "Attraverso i Paesi arabi stiamo facendo di tutto affinché ad Hamas arrivi un messaggio a favore della liberazione degli ostaggi. Sono tre gli italiani che dovrebbero essere ostaggi di Hamas o di altre organizzazioni parallele, una coppia marito e moglie e un ragazzo che partecipava al rave, ma naturalmente noi lavoriamo alla liberazione di tutti gli ostaggi attraverso la nostra diplomazia".
"Noi dobbiamo innanzitutto impedire che ci siano italiani coinvolti in questa guerra ecco perché abbiamo rimpatriato il maggior numero possibile di pellegrini e turisti che erano in Israele, siamo oltre i mille", ha ricordato Tajani.
"Stiamo lavorando e cercando di fare sì che i Paesi arabi possano convincere Hamas a liberare gli ostaggi, stiamo lavorando perché non ci sia una escalation, non vengano coinvolti né l'Iran né il Libano in questa situazione: la Giordania è un Paese chiave che ha svolto sempre un ruolo molto positivo per la stabilità" e il re di Giordania è "un interlocutore per noi importante". Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani arrivando a Palazzo Chigi per l'incontro con il re di Giordania Abdallah. "Sono convinto - ha concluso - che l'azione dell'Italia possa essere sempre più determinante anche per la liberazione degli ostaggi e la riduzione della tensione nella Striscia di Gaza".
Obitori al collasso, a Gaza cadaveri nei furgoncini dei gelati
Con gli obitori degli ospedali al collasso, a Gaza vengono utilizzate le celle frigorifere dei furgoncini dei gelati per preservare i cadaveri delle vittime dei bombardamenti. Sono molti i video e le foto che rimbalzano sui social, con medici e volontari che utilizzano i mezzi per adagiare i corpi avvolti nei lenzuoli bianchi. "Gli obitori degli ospedali sono piccoli e non possono ospitare tutti i cadaveri di questi giorni - spiega un medico di fronte ad uno dei furgoncini -, per questo siamo costretti ad utilizzare i freezer dei furgoncini dei gelati o del cibo delle aziende della zona per poter conservare i cadaveri. Siamo completamente al collasso".
Pizzaballa, bimbi ostaggio? Pronto a offrirmi per scambio
Se io sono pronto a uno scambio? Qualsiasi cosa anche se questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta". Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, in un incontro online con un gruppo di giornalisti ha risposto a una domanda se lui sia pronto a offrirsi per uno scambio per liberare i bambini ostaggio nelle mani di Hamas. Sull'offerta di mediazione della Santa Sede, ha detto ancora, "abbiamo dato la disponibilità almeno per cercare di far ritornare gli ostaggi, almeno una parte di loro, questo si sta cercando. E' molto difficile perché per una mediazione bisogna avere degli interlocutori. E in questo momento con Hamas non si riesce a parlare".
Mattarella, Medio Oriente in fiamme a causa del vile attacco di Hamas
"Il Medio Oriente è nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che è già riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell'orrore e delle violenze". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando alla Fao.
Il capo dello Stato ha anche detto che è "un delitto" usare l'acqua e la fame come strumenti di guerra ed è stata "scellerata" la decisione di Mosca di uscire dall'accordo sul grano. Il presidente si è anche soffermato sul preoccupante aumento delle tensioni internazionali e ha ricordato che il Medio Oriente è in fiamme a causa del "vile attacco" di Hamas.
Egitto: "Israele responsabile della mancata apertura del valico di Rafah"
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha detto che il governo israeliano deve ancora fare i passi necessari per consentire l'apertura del valico di Rafah tra Gaza ed Egitto.
Lo scrive il Guardian. Shoukry ha precisato che Il Cairo vorrebbe tenerlo aperto. C'è stato movimento di veicoli dell'Onu questa mattina al confine, ma il passaggio è ancora chiuso, ricorda il giornale.
Ministero Sanità Hamas, i morti a Gaza sono 2.750, i feriti oltre 9.700
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 2.750: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, citato da Haaretz. I feriti sono oltre 9.700, secondo la stessa fonte.
Onu: "Non ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza"
"Non ci ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza". Lo riferisce l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel suo ultimo report sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania. Per il quinto giorno consecutivo, "Gaza è rimasta senza elettricità, portando sull'orlo del collasso i servizi vitali, compresi quelli sanitari, idrici e igienici, e aggravando l'insicurezza alimentare". L'Onu ricorda che la popolazione di Gaza ha "un accesso fortemente limitato all'acqua potabile". Difficile anche la situazione degli sfollati. L'Unrwa torna a sottolineare che oltre un milione di persone, quasi la metà della popolazione totale di Gaza, sono state sfollate. Tra chi è stato costretto a lasciare la propria casa, "600mila si trovano nell'area centrale, a Khan Yunis e Rafah", e di questi "quasi 400mila si trovano in strutture dell'Unrwa". Un numero, spiega l'agenzia, "molto al di sopra della nostra capacità di assistere in modo significativo, anche con spazio nei nostri rifugi, cibo, acqua o supporto psicologico". L'agenzia afferma che 14 membri dello staff dell'Unrwa sono stati uccisi, ma "il numero è probabilmente più alto", e che ci sono 23 segnalazioni confermate di installazioni colpite da attacchi aerei israeliani.
L'inviato israeliano Onu alla Cnn: "Non vogliamo occupare Gaza"
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, è intervenuto in seguito alle parole del presidente americano Joe Biden, che in un'intervista al programma tv '60 Minutes' della Cbs ha affermato che una occupazione di Gaza sarebbe "un grave errore". "Non abbiamo alcun interesse ad occupare Gaza o a restarci, ma poiché stiamo lottando per la nostra sopravvivenza e l'unico modo - come ha definito lo stesso presidente Usa - è annientare Hamas, dovremo fare tutto il necessario per distruggere il loro potenziale", ha detto l'ambasciatore israeliano alla giornalista Kaitlan Collins della Cnn.
Biden, l'occupazione di Israele a Gaza sarebbe un 'grosso errore'
Il presidente americano Joe Biden ritiene che un'occupazione israeliana di Gaza sarebbe "un grosso errore", affermando al programma tv '60 Minutes' che Hamas non rappresenta tutti i palestinesi. Lo riporta il Washington Post, anticipando i contenuti di un'intervista al presidente Usa che andrà in onda tra poco.
"Penso che sarebbe un grosso errore", afferma Biden in risposta a una domanda del giornalista Scott Pelley sulla Cbs. "Hamas e gli elementi estremi di Hamas non rappresentano tutto il popolo palestinese", spiega il presidente Usa. Biden ribadisce che Hamas deve essere completamente eliminato, ma che deve esserci anche una strada verso uno Stato palestinese. Il presidente afferma che non pensa tuttavia che Israele perseguirà questa strada in questo momento. "Ma credo che" lo Stato ebraico "capisca che una parte significativa del popolo palestinese non condivide le opinioni di Hamas e Hezbollah", aggiunge il presidente americano a '60 Minutes'.
Il presidente americano Joe Biden ha condannato l'omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato vicino a Chicago, denunciando questo "orribile atto di odio" che secondo la polizia Usa è legato alla guerra tra Israele e Hamas. Il bambino è stato raggiunto da 26 coltellate ed è morto in ospedale. Si prevede che la madre, 32 anni, sopravvivrà, secondo una dichiarazione dell'ufficio dello sceriffo della contea di Will nell'Illinois, che ha descritto l'attacco come "atroce". In una dichiarazione, Biden ha confermato che la donna era la madre del ragazzo e ha detto che la loro "famiglia musulmana palestinese è venuta in America alla ricerca di ciò che tutti noi cerchiamo: un rifugio per vivere, imparare e pregare in pace. Questo orribile atto di odio non ha posto in America e va contro i nostri valori fondamentali: la libertà di pregare senza paura, la libertà di credere e la libertà di essere", ha aggiunto il presidente americano.
Rispondendo alla domanda se sia giunto il momento di un cessate il fuoco in Medio Oriente, il presidente americano Joe Biden afferma che c'è una "differenza fondamentale" tra gli israeliani uccisi nell'attacco di Hamas e i palestinesi uccisi nel contrattacco di Israele. Lo Stato ebraico "sta dando la caccia a un gruppo di persone che hanno commesso una barbarie tanto grave quanto l'Olocausto - spiega Biden -. E quindi penso che Israele debba rispondere. Devono attaccare Hamas. Hamas è un branco di codardi. Si nascondono dietro i civili. Mettono i loro quartieri generali dove ci sono i civili, gli edifici e cose simili. Ma sono sicuro che gli israeliani faranno tutto ciò che è in loro potere per evitare l'uccisione di civili innocenti".
Il presidente americano Joe Biden ribadisce che non ci sono "prove chiare" del coinvolgimento dell'Iran nell'attacco di Hamas contro Israele, confermando quanto detto dai funzionari Usa la scorsa settimana. In un'intervista al programma tv '60 Minutes' della Cbs, Biden afferma che "l'Iran sostiene costantemente Hamas e Hezbollah, ma del fatto se abbiano avuto preconoscenza o aiutato a pianificare l'attacco non ci sono prove al momento".
Funzionari statunitensi e israeliani stanno intanto discutendo la possibilità di una prossima visita in Israele del presidente americano Joe Biden su invito del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, scrive la Reuters sul suo sito web, citando una fonte vicina al dossier. Anche il sito americano di informazione Axios scrive che Israele e gli Stati Uniti stanno discutendo di una possibile visita del presidente Usa in Israele "alla fine della settimana", citando tre funzionari israeliani e statunitensi. La Casa Bianca da parte sua si limita a sottolineare che non ha annunci da comunicare su nuovi viaggi del presidente, riferisce il Times of Israel.