di MARCO BENEDETTO
L’economia statunitense si è sviluppata più velocemente del previsto nel terzo trimestre, registrando la crescita più rapida degli ultimi due anni, a dimostrazione della tenuta economica del Paese nonostante gli elevati tassi di interesse.
Secondo i dati preliminari del Bureau of Economic Analysis del Dipartimento del Commercio degli Usa, la forte crescita dei consumi è stata il principale motore dell’aumento del prodotto interno lordo del 4,9% su base annua.
Si tratta di un balzo rispetto al 2,1% del secondo trimestre e del dato più forte dal quarto trimestre del 2021. Gli economisti avevano previsto in media un tasso del 4,3%.
Diversi economisti hanno dichiarato che, pur prevedendo un rallentamento della crescita rispetto al ritmo sostenuto del terzo trimestre, le prospettive generali rimangono solide.
“La storia di fondo è quella di un consumo robusto sostenuto da un mercato del lavoro forte”, ha dichiarato Eric Winograd, direttore della ricerca economica sui mercati sviluppati presso AllianceBernstein. “Finché i consumatori rimarranno forti, l’economia nel suo complesso lo sarà”.
La spesa dei consumatori è aumentata a un tasso annualizzato del 4%, rispetto al solo 0,8% del secondo trimestre, con una solida crescita sia nel settore dei beni che in quello dei servizi.
Anche la spesa delle imprese per le scorte, che tende ad essere volatile, ha fornito una spinta sostanziale nel terzo trimestre, che probabilmente si esaurirà nel quarto.
Si prevede che la Fed manterrà i tassi fermi ai massimi di 22 anni, per dare ai responsabili politici più tempo per valutare l’effetto dei precedenti aumenti dei tassi e degli eventi recenti, come il brusco sell-off dei mercati obbligazionari.