ROMA - Nuove sedi diplomatico-consolari sono state abilitate al rilascio delle Carte d’Identità elettroniche (CIE) in Paesi fuori dall’Europa. Agli otto uffici coinvolti nella prima fase, se ne aggiungono ora altri quindici: Panama, Houston, Assunzione, Dubai, Mumbai, Maracaibo, Recife, Detroit, Perth, Canberra, Brasilia, Washington, Tirana, Belgrado e Abidjan.
L’estensione del progetto a Paesi extra europei segue il successo ottenuto in Europa, dove dal 2019 sono state emesse più di 345 mila CIE in favore di nostri connazionali all’estero.
“La Carta d’Identità Elettronica consentirà a sempre più connazionali nel mondo, non solo in Europa, di fruire dei servizi erogati in digitale dalla Pubblica Amministrazione italiana”, ha commentato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ricordando l’importanza dei nuovi strumenti di identità digitale. “La CIE si configura, infatti, quale uno strumento di identità digitale progettato secondo i più elevati standard di sicurezza e realizzato con avanzate tecnologie di anticontraffazione, a tutela del connazionale in possesso del documento”.
Nei prossimi mesi è in programma un’ulteriore estensione a un terzo gruppo di Paesi non europei, con l’obiettivo di una progressiva estensione del rilascio delle CIE in tutto il mondo.