L'Inter batte il Frosinone e si riprende il comando del campionato e prosegue il testa a testa con la Juventus nella corsa scudetto mentre le inseguitrici, che si battono per gli altri posti Champions, hanno un andamento lento.
La squadra di Simone Inzaghi regola la formazione ciociara 2-0 grazie all'eurogol di Dimarco, a segno da metà campo, ed all'ennesimo rigore messo a segno da Calhanoglu. Sembrava un flop il pari del Milan a Lecce nell'anticipo (col corollario dello stop di Leao), e invece i rossoneri sono in buona compagnia. Crolla il Napoli in casa con l'Empoli dopo una gara confusa e svogliata, anche per gli errori di Rudi Garcia, che è seriamente a rischio esonero anche per il pari con l'Union Berlino. L'Atalanta, che sembrava in grande spolvero, si fa dominare da un'Udinese in costante ripresa, e riesce a salvarsi con un pari nel finale. Lo splendido Bologna di Thiago Motta tiene il campo con autorità ma cede di misura in casa della Fiorentina che agguanta il quinto posto.
Alle loro spalle, in un derby scialbo, non sfruttano la ghiotta occasione Roma e Lazio che, per la paura di perdere, non fanno abbastanza per vincere e si portano a casa un pari che non crea traumi nelle tifoserie, ma che non fortifica le ambizioni di classifica. Occasione migliore per la Lazio (palo di Luis Alberto), buona gestione degli spazi della Roma. Entrambe salgono comunque a -3 dal quarto posto. In zona retrocessione prendono punti preziosi Udinese ed Empoli, e a restare agli ultimi posti sono ora Cagliari, Verona e Salernitana. La lunga assenza di Osimhen è un alibi debole. Il Napoli scudetto è evaporato con l'addio di Spalletti. Rudi Garcia ha peccato a tratti di supponenza volendo cambiare meccanismi oliati, e ora la sconfitta con l'Empoli può segnare la fine del rapporto con De Laurentiis, da tempo in crisi. Con Simeone e Raspadori in campo, e Kvara e Zielinki fuori all'inizio, i campani non pungono, sbattono sul muro toscano, poi alla distanza tocca a Berisha distinguersi con interventi spettacolari. L'Empoli non rinuncia ad attaccare e al 91' l'ucraino Kovalenko si inventa un tiro a giro spettacolare, con dedica alla sua città martire, Kherson. Andreazzoli ha un conto aperto con i napoletani: ha vinto cinque delle sue ultime gare. Per Garcia, contestato dal pubblico e con un rapporto non idilliaco con molti senatori della squadra, può essere il passo d'addio. Lo spettacolo di cori e coreografie all'Olimpico è superiore a quello mostrato in campo in un derby che la Roma comincia meglio con Karsdorp che trova spazio e conclusioni, poi c'è un gol di Cristante in fuorigioco. Ma la Lazio cresce con la quantità di Guendouzi e la qualità di Luis Alberto che colpisce da fuori un palo, manda alto dopo una parata importante di Rui Patricio su Romagnoli. Nella ripresa la Lazio finisce la benzina, Sarri fa ricorso alla panchina, la Roma torna intraprendente ma senza creare occasioni. La Fiorentina resuscita dopo tre ko di fila a spese del Bologna che perde dopo 11 gare. Ma le due squadre meritano di essere in corsa per l'Europa e gli ospiti cadono in piedi dimostrando che Thiago Motta e la società hanno lavorato bene. Equilibrio in campo e bel gioco, con Bonaventura che apre le danze e poi vengono trasformati i rigori di Zirkzee e Nico Gonzalez. Si salva per il rotto della cuffia l'Atalanta patendo l'Udinese, che Chioffi sta trasformando, e pagando la fatica di Coppa. Lookman e Scamacca entrano solo nella ripresa e i friulani dominano con piglio e continuità la gara. Success, tanto bravo in costruzione quando impreciso in conclusione (non segna da marzo), stampa sul palo un rigore, poi Samrdzic prende un altro legno. Sarebbe jella pura se nel proseguimento dell'azione un tiro di Walace non incocciasse sul corpo di Djimsiti beffando Carnesecchi. Poi il portiere salva su Zemura e nel recupero l'Atalanta ha una fiammata e pareggia con Ederson di testa che sfrutta una scivolata di Kristiansen. Per Gasperini un passo indietro poco piu' che indolore grazie al ko del Napoli.