ROMA – Bagarre in Aula sulla legge per il salario minimo. Il governo, tramite il meloniano Walter Rizzetto, fa approdare alla Camera il maxi emendamento che elimina la soglia minima di salario lordo orario fissata a 9 euro. Le opposizioni tolgono la firma dal provvedimento, il leader del M5s Giuseppe Conte strappa il testo in Aula.
IL NO DI SCHLEIN
“Anche io comunico la volontà di togliere la mia firma. Questa non è più la nostra proposta di legge, non nel nostro nome state tradendo le speranza e le attese dei lavoratori, non nel nostro nome state pugnalando alle spalle queste persone che non avete nemmeno il coraggio di guardare in faccia– ha spiegato la segretaria dem, Elly Schlein, durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulla delega al Governo per legge sul salario minimo- . Non nel nostro nome state umiliando le prerogative di questo Parlamento. La Costituzione non vi autorizza agli abusi di potere sulle minoranze. Il vostro è un antipasto del premierato, forte con i deboli e debole con i forti, la Meloni ha preferito trovare un sotterfugio per non votare la nostra proposta in maggioranza. Avete scritto una delega dove non c’è traccia del salario minimo. Avete scelto definitivamente di mostrare all’Italia da che parte state, dicevate di essere un governo che stava dalla parte degli italiani e invece state dalla parte degli sfruttatori, vergogna”.
CONTE STRAPPA IL TESTO IN AULA
“Dopo balletti e teatrini e rinvii, il governo e Meloni hanno gettato la maschera, votando no al salario minimo legale e hanno voltato le spalle a 3,6 milioni di lavoratori. Con la stessa arroganza hanno fermato la speranza di tutti questi lavoratori sotto pagati, la maggior parte sono giovani. Chi in quest’aula ha votato no si deve vergognare, questo gesto non lo farete in nome mio e del Movimento 5 stelle, per questo ritiro la mia firma alla proposta di legge. Questa battaglia è stata rallentata ma noi la vinceremo perché il paese è con noi“, dice invece il leader M5s, Giuseppe Conte strappando il testo originario in Aula alla Camera durante le dichiarazioni sulla delega al Governo per la legge sul salario minimo.