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Pensioni medici e infermieri, donne, casa, superbonus: tutte le novità della manovra

Pensioni medici e infermieri (e non solo). Norma su donne, casa, superbonus: tutte le novità della manovra.

Tra le norme approvate c’è il taglio del cuneo fiscale abbinato al passaggio tra 4 a 3 delle aliquote Irpef, sgravi per il lavoro delle mamme, fondi per i rinnovi dei contratti pubblici, canone Rai scontato a 70 euro, Quota 103 con penalizzazioni, finanziamento del Ponte di Messina.

La manovra 2024 ottiene il primo via libera al Senato dopo l’esame della Commissione Bilancio e accoglie alcune novità. Ecco le principali.

Manovra 2024, salve le pensioni di vecchiaia

Il governo ha corretto la stretta sulle pensioni (fino a un massimo del 25% della fetta retributiva) per il personale sanitario, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia, mentre resteranno penalizzate quelle anticipate.

Nella manovra 2024 è previsto che medici e infermieri potranno godere di un ulteriore ammorbidimento prolungando la loro permanenza in servizio una volta maturati i requisiti per l’uscita anticipata. Per ogni mese in più di lavoro il taglio dell’aliquota di rendimento sulla quota retributiva si ridurrà di un trentaseiesimo. I sanitari potranno inoltre rimanere in ospedale anche dopo il raggiungimento dei 40 anni di servizio fino al limite di 70 anni di età. Per compensare l’impatto sui conti pubblici, per tutte le categorie saranno dilatate le finestre d’uscita. A 3 mesi nel 2024, a 4 mesi nel 2025, a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 fino a 9 mesi a partire dal 2028.

Violenza sulle donne

Con un emendamento delle opposizioni, condiviso dalla maggioranza, vengono destinati 40 milioni per costruire centri antiviolenza e case rifugio, per finanziare il microcredito di libertà e sostenere anche economicamente le donne vittime di violenza e per investire sulla formazione degli operatori.

Fondo Alzheimer e disabili

Cresce di complessivi 35 milioni in tre anni la dotazione del fondo per l’Alzheimer e le demenze. La dotazione del fondo viene incrementata di 5 milioni per il 2024 e di 15 milioni sia per il 2025 che per il 2026. Più risorse anche al fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità istituito dalla manovra a decorrere dal primo gennaio 2024. Il fondo è incrementato di 320 milioni nel 2024 e portato da 231,8 a 552,2 milioni di euro. Rifinanziato con 60 milioni anche il Fondo vittime dell’amianto.

manovra 2024, il ponte sullo Stretto

I fondi stanziati per il maxi-progetto di collegamento con la Sicilia vengono rimodulati con una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi (su un totale di circa 11,6 miliardi al 2032). Le risorse vengono recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1,6 miliardi dalla quota destinata alle regioni con 300 milioni dalla Calabria e 1,3 miliardi dalla Sicilia.

Manovra 2024: rischio terza rata Imu

La manovra dà più tempo ai Comuni ritardatari per fissare le aliquote Imu. Si tratta di poco più di 200 amministrazioni locali che solo per quest’anno avranno tempo fino al 15 gennaio 2024 per pubblicare le delibere. La norma ha un impatto sui cittadini, chiamati a versare la seconda rata dell’Imu entro il 18 dicembre. Se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024 (senza sanzioni e interessi). Nel caso di una differenza negativa è previsto invece un rimborso.

Mutui e affitti brevi

Le famiglie numerose godranno di priorità per l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa. Si tratta delle famiglie con tre figli under21 e un Isee sotto i 40mila euro, quelle con quattro figli e Isee sotto i 45mila e quelle con 5 figli e Isee oltre i 50mila euro annui. La garanzia del Fondo è crescente con il numero di figli: 80 per cento della quota capitale con 3 figli, 85 per cento con 4 e del 90 per cento con 5 figli. In ambito casa si interviene anche sdoppiando la cedolare secca sugli affitti brevi. Sarà al 21% sulla prima casa in locazione (a scelta del proprietario), al 26% sulle eventuali altre.

Sicurezza

Con uno stanziamento pluriennale sono assicurate le nuove risorse al comparto sicurezza e difesa per finanziare gli aumenti medi a regime di 195,5 euro lordi al mese per la polizia, di 187,7 euro per le forze armate e di 179,4 euro per i vigili del fuoco su cui il Governo si è accordato poche settimane fa con i rappresentanti del settore.

Le micronorme

Con la manovra arrivano anche i fondi per delle misure ad hoc, compreso il rafforzamento del ministero dell’agricoltura: 6,8 milioni per il sostegno delle aree colpite da calamità naturali, 7,5 milioni l’anno per tre anni per l’ammodernamento delle infrastrutture, 1 milione per il Tecnopolo di Taranto e un altro per le malattie rare, 500.000 euro per Trento capitale del volontariato, 750 mila euro in tre anni per le spese veterinarie, altrettanti sempre nel trienno per installare colonnine Sos in piazze e stadi, 600.000 euro per il nuovo museo archeologico di Poggioreale (Trapani) e altri 600.000 per il centro scolastico di Montereale Valcellina (Pordenone). Viene infine prorogata anche per gennaio e febbraio 2024 l’Iva al 10% per i pellet.

Superbonus solo per i condomini

I corsi e ricorsi del Superbonus potrebbero trovare una fine nel 2024. Sempre che il Parlamento (o il Governo) non intervengano ancora per una proroga o per una breve salvaguardia dei lavori nei condomini.

Senza nuovi interventi, comunque, a partire dal primo gennaio la maxi-agevolazione nata in piena emergenza Covid scenderà al 70%, per poi calare ancora al 65% nel 2025, dopodichè l’agevolazione terminerà. Non solo, gli aiuti saranno riservati unicamente ai condomini. Il 110% come lo abbiamo conosciuto finora resterà tale solo nelle zone del cratere sismico.

L’Ecobonus per i condomini prevede uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni. E’ previsto per tutto il 2024 se il titolo edilizio è stato presentato entro il 16 febbraio 2023. Resta per tutto il prossimo anno anche la detrazione al 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa.

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