BOLOGNA - La Commissione europea ha aggiunto al registro delle denominazioni di origine protette (DOP) i vini della regione Emilia-Romagna, in particolare dei comuni delle province di Bologna, Modena e Ravenna.
I vini dell’Emilia-Romagna, si legge nella scheda di Bruxelles, “sono prodotti in quattro categorie: vino, vino spumante, vino spumante di qualità e vino frizzante. Le caratteristiche uniche di questi vini derivano da un clima continentale caldo ma ventilato, associato a terreni di origine alluvionale ricchi di ciottoli e limo. Le escursioni termiche notte-giorno nel periodo estivo consentono un’ottimale maturazione dei grappoli e il mantenimento del patrimonio aromatico e acido dell'uva, che assicura la conseguente freschezza dei vini. Anche le competenze dei viticoltori locali risultano determinanti nella gestione del vigneto, dalla scelta del portainnesto al sistema di allevamento, dalla gestione della chioma alla regolamentazione degli apporti idrici, fino alle tecniche innovative di produzione degli spumanti”.
I vini “Emilia-Romagna” si basano principalmente sul vitigno Pignoletto con una piccola aggiunta di altri vitigni. I vini spumanti sono moderatamente aromatici, fruttati e presentano un'acidità percettibile, mentre i vini fermi presentano anche note floreali e una notevole mineralità.
La nuova denominazione è stata aggiunta all'elenco di 1.640 prodotti vitivinicoli già protetti.