BASILEA - È stata inaugurata ieri, 19 dicembre, a Basilea la grande mostra “Caravaggio e il suo tempo, tra naturalismo e classicismo”. L’esposizione, organizzata dall’associazione culturale italiana MetaMorfosi e dalla società svizzera GC Events, apre oggi al pubblico e sarà allestita sino al prossimo 7 aprile presso la Messe di Basilea, Padiglione 5.
Si tratta di un evento culturale di primo piano, che porterà alla conoscenza del pubblico svizzero e internazionale alcune delle opere più famose del maestro Caravaggio, dei suoi seguaci e di altri importanti artisti a lui contemporanei.
In occasione del vernissage di apertura della mostra, la console d’Italia a Basilea, Benedetta Romagnoli, ha sottolineato l’unicità della figura di Caravaggio e il valore universale di alcune opere esposte a Basilea, come il Ragazzo morso da un ramarro, il Cavadenti e la Maria Maddalena in estasi. Portando ai presenti il saluto dell’ambasciatore d’Italia a Berna, Gian Lorenzo Cornado, la console Romagnoli ha sottolineato l’importanza della mostra nel contesto delle relazioni culturali tra Italia e Svizzera e il significato della presenza di questi capolavori a Basilea, città di primo piano nel panorama artistico europeo e globale.
Il curatore della mostra, Pierluigi Carofano, ha spiegato ai giornalisti presenti che il percorso espositivo si prefigge di portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea dalla fine del Cinquecento alla prima metà del Seicento, intrecciandosi con quella che viene comunemente definita età barocca. Oltre ai capolavori di Caravaggio, Carofano ha sottolineato l’importanza degli artisti le cui opere sono esposte in mostra, come Artemisia Gentileschi e Annibale Carracci.
L’esposizione è divisa in sei sezioni che rappresentano i diversi momenti dello sviluppo del caravaggismo e del naturalismo in pittura anche attraverso i cosiddetti “generi pittorici”: Con gli occhi di Caravaggio; Maestri e botteghe; La Natura morta; Il Classicismo; Caravaggio: amici e nemici; Caravaggio e caravaggeschi. Arricchisce ulteriormente la mostra un focus su La figura di San Gerolamo.
Attraverso le opere esposte, “Caravaggio e il suo tempo” scandisce un viaggio, dalla formazione di Caravaggio in Lombardia alla sua affermazione a Roma e Napoli, fino agli ultimi anni della sua tragica esistenza. Nel percorso si incontrano maestri che hanno accompagnato la sua riforma pittorica in direzione naturalistica, altri che hanno scelto vie diverse, contaminando la cultura figurativa del Seicento e rendendola ricca ed eclettica. Infine alcuni che sono rimasti ancorati alla tradizione tardo manieristica. Nelle ultime sezioni un cenno al “dopo Caravaggio”, all’influenza che il grande genio lombardo ha lasciato sui giovani della generazione successiva.
La mostra si avvale del prezioso contributo delle Gallerie degli Uffizi di Firenze e del Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni ed è stata organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’Ambasciata d’Italia a Berna e con il Consolato d’Italia a Basilea.
Manifestazioni culturali come la mostra “Caravaggio e il suo tempo” rappresentano occasioni uniche per avvicinare il grande pubblico all’Italia, alla sua storia e alle sue tradizioni.