di GIANLUCA PACE
Qualche dato a caso per scattare una fotografia del nostro, disgraziato, Paese. Primo dato: il 5% degli italiani più ricchi (fonte Bankitalia) possiede il 46% delle ricchezza totale italica. Secondo dato: nella nostra Penisola i salari reali (quindi non l’importo ma quel che puoi acquistare con quell’importo) dal 1991 sono cresciuti soltanto dell’1% contro una media Ocse, quindi più o meno il resto del mondo più avanzato, del 32,5%. La fonte qui è l’ultimo Rapporto Inapp, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche.
Se cercate poi le varie curve di crescita a confronto con gli altri Paesi europei la situazione diventa quasi comica e grottesca. Con gli Stati Uniti non provateci neanche se non volete farvi del male psicologico.
Quindi in Italia chi lavora guadagna più o meno sempre lo stesso o se guadagna di più comunque non cambia molto visto che intanto l’inflazione è salita anche più a volte di quel che sono saliti gli stipendi. E sempre nello stesso, disgraziato, Paese il 5% dei più ricchi ha il 46% della ricchezza totale.
Ecco: questa sarebbe la fotografia della democratica, civile e liberale Italia.
Altri tre dati
Tre ultimi piccoli dati: quasi più nessuno fa figli tanto che è stato calcolato che l’ultimo italiano potrebbe nascere tra 200 anni (fonte The European House – Ambrosetti) e tra il 2011 e il 2021 gli italiani tra i 20 e i 34 anni che hanno lasciato l’Italia sono stati 451mila e rotti mentre ne sono rientrati 134mila con un saldo negativo quindi pari a 317mila unità. Fonte Istat. I numeri, tra l’altro, secondo diverse fonti sarebbero sottostimati. Terzo dato: dal 1861 in Italia gli anziani rispetto alla popolazione sono passati dal 4,2% al 23,8%.
Strano: perché non si dovrebbero fare figli in un Paese così? Perché si dovrebbe abbandonare, in fondo, un Paese così? Un vero e proprio mistero.