Uno dei leader degli Houthi Ali al-Qahoum ha detto, in un'intervista all'agenzia iraniana Irna, ripresa dal Times of Israel, che lo Yemen si trasformerà in un "cimitero" per le forze statunitensi.
"Diciamo agli americani che le vostre azioni contro lo Yemen saranno sconfitte e che vi affronteremo con tutta la nostra forza.
Dopo questa aggressione, lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani e questi lasceranno la regione umiliati", ha dichiarato al-Qahoum. E poche ore dopo, una nave è stata colpita da un missile al largo dello Yemen. Lo ha reso noto l'agenzia per la sicurezza marittima britannica.
Una nave "è stata colpita dall'alto da un missile" a sud-est alla città portuale di Aden nel sud dello Yemen, ha riportato sul proprio sito senza ulteriori dettagli la United Kingdom Maritime Trade Operations, che monitora in traffici nel Mar Rosso. Un'altra compagnia britannica specializzate in rischi marittimi, la Ambrey, ha detto che è un mercantile di proprietà degli Stati Uniti, aggiungendo che un incendio è scoppiato a bordo di una nave portarinfuse di proprietà Usa e battente bandiera delle Isole Marshall, ma ma non ci sono stati feriti e il cargo è ancora in grado di navigare. Si tratterebbe della Eagle Gibraltar, una portarinfuse battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà di Eagle Bulk, una società con sede nel Connecticut, quotata alla Borsa di New York.
La società non ha risposto alle ripetute richieste di commento, riporta il Guardian, e non ci sono ancora rivendicazioni, anche se i sospetti si concentrano sugli Houthi. Neanche la Quinta Flotta della Marina americana basata in Bahrein ha risposto a una prima richiesta di commento, ma successivamente il comando centrale Usa ha confermato su X che è stato un missile balistico antinave lanciato dagli Houthi in Yemen a colpire oggi alle 16 ora locale di Sanaa la Gibraltar Eagle.
Il vascello non ha riportato feriti o danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio. Due ore prima, informa l'Us Central Command, le forze statunitensi hanno intercettato un missile balistico antinave lanciato verso le rotte commerciali del Mar Rosso meridionale. Il missile è caduto in volo schiantandosi nello Yemen, senza causare feriti o danni..
Secondo la compagnia britannica "l'attacco ha preso di mira interessi statunitensi in risposta agli attacchi Usa contro le posizioni Houthi nello Yemen". Ieri pomeriggio gli Houthi avevano lanciato un razzo verso una nave da guerra Usa in risposta ai raid anglo-americani in Yemen contro le postazioni del movimento filo-iraniano.
Almeno sei petroliere si stanno allontanando dal Mar Rosso meridionale in seguito agli attacchi del gruppo yemenita Houthi sostenuto dall'Iran, l'ultimo in ordine di tempo alle 16, ora di Sanaa, contro un mercantile di proprietà Usa colpito da un missile balistico antinave. Secondo la compagnia Intertanko, citata dal Times of Israel, in seguito agli attacchi, le Forze marittime combinate (Cmf) guidate dagli Stati Uniti con sede in Bahrein venerdì hanno avvertito tutte le navi di evitare lo stretto di Bab el-Mandeb, all'estremità meridionale del Mar Rosso.
Prima degli attacchi statunitensi e britannici allo Yemen, erano soprattutto le navi portacontainer ad evitare il Mar Rosso, con il traffico di petroliere sostanzialmente invariato nel mese di dicembre. Ma dopo l'avvertimento del Cmf, un numero crescente di petroliere sta evitando la regione, aumentando il rischio di interruzioni della fornitura di petrolio da est a ovest attraverso il Canale di Suez. Con le sei petroliere che hanno cambiato rotta oggi, un totale di almeno 15 navi ha allungato il percorso circumnavigando l'Africa ed evitato il Mar Rosso, come mostrano i dati di tracciamento di Lseg e Kpler, riferisce Times of Israel. La deviazione implica che la tratta
allunga il percorso fino a 3 settimane. I proprietari di navi cisterna, tra cui Torm, Hafnia e Stena Bulk, hanno affermato che eviteranno Bab el-Mandeb, mentre
Euronav ha ribadito la sua sospensione temporanea dei transiti attraverso il Mar Rosso.
Il Qatar, intanto, ha sospeso l'invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato rischi nella vitale via d'acqua. Lo sostiene Bloomberg. Almeno cinque navi Gnl gestite dal Qatar sono state fermate da venerdì, secondo i dati di tracciamento delle navi compilati da Bloomberg. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di Gnl in Europa aumenta i rischi proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente.