ROMA - La missione Ax-3 di Axiom Space ha spiccato il volo verso la Stazione Spaziale Internazionale. È decollata il 18 gennaio, dal Pad 39 A del Kennedy Space Center della NASA, in Florida, quando in Italia erano le 22:49, a bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX.
Nell’equipaggio anche l’italiano Walter Villadei, pilota colonello dell’Aeronautica Militare; con lui altri tre astronauti: il comandante Michael López-Alegría e due specialisti di missione, il turco Alper Gezeravcie e lo svedese Marcus Wandt di ESA.
“Con il lancio di Ax-3 l’Italia conferma il suo ruolo di protagonista, continuando a promuovere l’impegno verso le attività spaziali di ricerca e sviluppo, ancorché la valorizzazione del made in Italy per lo spazio”, ha dichiarato il presidente dell’ASI Teodoro Valente, che ha assistito al lancio. “La missione rappresenta l'occasione per dimostrare ancora una volta la capacità scientifica e tecnologica del Sistema Paese, contribuendo a rafforzare il rilevante ruolo dell'Italia in tutti i comparti di questo settore fortemente strategico. Un grande lavoro di squadra, che è stato possibile grazie anche all'ampio supporto governativo che ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati”.
“L’Agenzia Spaziale Italiana vanta un’importante esperienza nel settore del volo umano nello spazio”, ha aggiunto Valente. “Alla missione Ax-3 l’ASI, in coordinamento con i principali istituti di ricerca e università italiane, contribuisce con diversi esperimenti scientifici che saranno eseguiti in microgravità sulla Stazione Spaziale Internazionale. I risultati di queste sperimentazioni porteranno a una maggiore conoscenza degli effetti della permanenza nello spazio, con rilevanti ritorni in ambito medico su patologie come Alzheimer o su fattori di rischio come lo stress ossidativo”.
L’equipaggio della missione Ax-3, tutto europeo, porterà avanti diversi esperimenti promossi per la parte italiana dal Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie. La missione avrà una durata di 14 giorni e nel corso di questo periodo verranno effettuati test in microgravità per misurare gli effetti del volo spaziale sulla fisiologia umana.
L’Agenzia Spaziale Italiana eseguirà a bordo quattro esperimenti, che spaziano dagli studi sulla fertilità a studi sulle malattie neurodegenerative. Nello specifico, βeta-Amyloid Aggregation, permetterà di studiare l’aggregazione delle proteine beta amiloidi, implicate nelle malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzeheimer.
Il monitoraggio della radiazione cosmica sulla ISS è l’obiettivo dell’esperimento LIDAL (Light Ion Detector for ALTEA), un rivelatore di particelle costruito a partire dal payload ALTEA realizzato da ASI, le cui caratteristiche tecniche sono state estese e migliorate tramite lo sviluppo di hardware aggiuntivo. L’esperimento è già stato condotto dagli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.
La funzionalità delle cellule ovariche in microgravità è il focus dell’esperimento ORION (Ovarian Research In microgravity cONditions) che intende indagare i meccanismi di produzione e modulazione degli ormoni del sistema riproduttivo femminile in ambiente spaziale.
Infine Prometeo II (PROtection MEdiated by antioxidant nanoTEchnOlogy against neuronal damage in space II) ha l’obiettivo di studiare contromisure allo stress ossidativo causato da microgravità e radiazioni ionizzanti.
In aggiunta, sono stati predisposti due ulteriori esperimenti a terra basati su prelievi sull’astronauta pre e post volo. L’esperimento astRNAuts ha l’obiettivo di individuare biomarcatori in grado di monitorare la salute degli astronauti, supportando la valutazione dei rischi dovuti alla permanenza nell’ambiente spaziale al fine di identificare potenziali contromisure personalizzate. Il progetto NUT analizzerà come l’isolamento e lo stress psicofisico possano influire sullo stato di salute e di funzionalità degli astronauti in periodi di lunga permanenza nello spazio.
L’Aeronautica Militare condurrà inoltre esperimenti relativi all’accesso sicuro allo spazio e ai risvolti fisiologici della permanenza in orbita. Nello specifico effettuerà attività di sperimentazione, per la prima volta dallo spazio, sul sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), cuore della propria capacità Space Situational Awareness (SSA). Nel dettaglio gli astronauti replicheranno sulla ISS, le attività che vengono solitamente portate avanti dal Centro SSA, dedicato al monitoraggio degli oggetti spaziali nella fase di rientro in atmosfera.
Tra gli esperimenti anche Smart Flight Suit, progettata e prodotta da Spacewear, una tuta interattiva per astronauti in grado di rilevare i dati medici del soggetto che la indossa, integrando un dispositivo di elevata precisione che non necessita di essere a stretto contatto col corpo. Il dispositivo integrato sulla SFS2 è stato approvato dalla NASA e dal board internazionale per la ISS.
Lo studio Evaluation of Endothelial Function in Personnel Exposed to Microgravity During Orbital Flight Activity, a cura del personale del Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale, rileva parametri ecografici e di flusso sanguigno a livello delle arterie nei membri dell’equipaggio, parallelamente al prelievo di campioni ematici correlati alla cosiddetta funzione endoteliale.
Radiation Shielding Textiles è un esperimento ideato da Dallara, che coglierà l'opportunità di testare le proprie tecnologie in campo tessile in ambienti di microgravità per creare soluzioni innovative per il settore del volo spaziale commerciale.
Remote monitoring of the health status of astronauts monitorerà lo stato di salute degli astronauti prima durante e dopo il volo. Il monitoraggio dei parametri biologici in questi intervalli di tempo permetterà di verificare gli effetti della permanenza in condizioni di microgravità sul corpo umano.
Infine l’esperimento Mental Economy Training, condotto dalla start-up Mental Economy in collaborazione con lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, mira a misurare la Neural Efficiency. Nel corso del test verranno raccolti i parametri riguardanti l’efficienza cerebrale per comprendere l’influenza della microgravità sulle funzioni cognitive.
Nato a Roma nel 1974, Walter Villadei ha conseguito la laurea in Ingegneria Spaziale presso l’Università Federico II di Napoli. Ha inizialmente prestato servizio al Reparto Operativo della 46° Brigata Aerea di Pisa, in qualità di Ufficiale Tecnico. Trasferito presso lo Stato Maggiore nel 2003, ha svolto diverse funzioni di coordinamento e direzione nell’ambito dei programmi spaziali dell’AM, della Difesa e nazionali. Nel 2008-2009 ha svolto attività di training presso Star City, in Russia. A settembre 2021 ha iniziato un nuovo percorso come astronauta professionista grazie ad un accordo con Axiom Space. Nel 2023 ha partecipato con il ruolo di comandante alla missione Virtute-1 (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE), nata da un accordo commerciale tra Aeronautica Militare e Virgin Galactic.