di GIANLUCA PACE

Al minuto di silenzio organizzato ieri sera in fretta e furia per Gigi Riva durante la finale di Supercoppa italiana, finale giocata a Riad, i tifosi arabi, forse non capendo forse qualcun altro dice perché con una diversa cultura dei morti, hanno fischiato. Se decidi di far giocare le tue partite non solo fuori dall’Italia ma in Arabia d’altronde può capitare poi che accadano dei fraintendimenti culturali.

Ma perché hanno fischiato?

Hanno fischiato, i tifosi arabi, come i peggiori ultras dei peggiori campi di periferia del peggiore Paese in questione di educazione sportiva. Insomma: hanno fischiato come un ultras italiano medio in preda ai deliri di non si sa bene quale schiavitù psichica. O forse in preda semplicemente all’alcol o alla cocaina.

Comunque: ma perché hanno fischiato? Che gli ha fatto Gigi Riva agli arabi? Niente. I più in queste ore dicono che gli arabi forse hanno un diverso approccio con i morti e non gradirebbero il silenzio nel loro ricordo.

Sarà vero? Forse sì. Forse no. Gli arabi, dicono, per tradizione fischiano i minuti di silenzio. Fosse vero, visti i soldi messi sul tavolo per comprarci tutti interi e impacchettati con tutto quello che indossiamo, dovremo iniziare ad adeguarci. All’orizzonte, infatti, non si vede molta resistenza ai petroldollari arabi. Anzi. A veder come vanno le cose presto giocheremo i play off di Serie B nei campetti di periferia di non so quale città araba, Cari ragazzi quindi: il silenzio durante il minuto di silenzio è passato di moda. Ora si fischia tutti insieme. Viva i dollari. Scusate, viva i fischi.