Più che un cooling break, un'interruzione per tenere calda l'attenzione.
O, per citare il Martin Luther King riportato dai tabelloni del Meazza, per fare luce nelle tenebre del pregiudizio.
Lo fanno neanche metaforicamente i telefonini e la luna piena sopra il Secondo anello arancio. Il minuto è il numero 16, stesso numero di maglia di Mike Maignan, fatto oggetto delle discriminazioni razziali a Udine nel turno precedente. Una fermata obbligata per una partita che viaggia veloce sui binari che tra Milan e Bologna mettono in fila tutti gli elementi per una partita di spessore. Finisce 2-2 con due rigori falliti dai rossoneri, cosa che in campionato non accadeva loro dal 1955, con Giroud e Theo Hernandez, mentre Orsolini (47' st) segna il penalty accordato agli ospiti. Zirkzee, anche oggi fra i migliori in campo, aveva segnato la prima rete del Bologna (29' pt). Espulso il tecnico dei rossoblù Thiago Motta per le proteste veementi dopo la concessione del primo rigore al Milan. Poi solo un'illusione per il Milan la doppietta di Loftus-Cheek. (45' pt e 38' st)