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RABAT - CasablancaFès e Ifrane sono le tre città del Marocco dove dall’8 al 16 febbraio prossimi si svolgeranno i 9 appuntamenti del festival “Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo” promosso congiuntamente dal CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica) e dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, con l’adesione dell’Ambasciata d’Italia presso il regno del Marocco e la collaborazione di numerose istituzioni pubbliche e private italiane e marocchine.
“Un ponte virtuale che mediante la musica unisce l’Italia al Marocco e che noi del CIDIM percorriamo di nuovo dopo il successo nello scorso dicembre a Fès e Ifrane con i concerti dell’Accademia di Santa Sofia, rinnovando così un asse ben consolidato con l’Istituto Italiano di Cultura di Rabat. Protagonisti del festival sono eccezionali interpreti, tutti vincitori di prestigiosi concorsi internazionali e che, nonostante l’età, sono già molto apprezzati in patria e all’estero”, spiega il vicepresidente del CIDIM e presidente di AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali), Francescantonio Pollice.
L’inaugurazione è affidata al duo Gennaro Cardaropoli al violino e Alberto Ferro al pianoforte, che propone un programma con opere di Giuseppe Martucci, Niccolò Paganini, Henryk Wieniawski, Ottorino Respighi e Igor’ Fëdorovic Stravinskij, cui si aggiunge, in prima esecuzione per il Marocco, il Capriccio n. 5 per violino solo di Gennaro Cardaropoli. I due musicisti si esibiranno giovedì 8 febbraio nella città di Casablanca, venerdì 9 febbraio a Fès e sabato 10 febbraio a Ifrane.
Seguiranno domenica 11 febbraio a Fès e lunedì 12 febbraio a Ifrane i concerti del duo Emanuela Mosa al violoncello e Simone Sgarbanti al pianoforte, che eseguiranno composizioni di Dmítrij Dmítrievic Šostakóvic, Francesco Cilea e Niccolò Paganini.
Al pianista Tommaso Boggian il compito di rappresentare la scuola pianistica italiana con due recital incentrati su capolavori di Domenico Scarlatti, Ottorino Respighi, Fryderyk Chopin e Nikolai Kapustin. Boggian si esibirà martedì 13 e mercoledì 14 febbraio nella città di Ifrane.
Il festival si concluderà giovedì 15 febbraio a Fès e il giorno successivo a Ifrane con il recital del giovane fisarmonicista Lorenzo Albanese, il cui brillante programma è un viaggio nella musica italiana dalla musica barocca di Antonio Vivaldi a quella operistica di Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi, con un’appendice dedicata alla musica da film di Nicola Piovani e Ennio Morricone.
“Italia e Marocco condividono affinità culturali molto forti derivanti da una comune storia mediterranea e da scambi artistici e intellettuali millenari”, ha commentato Armando Barucco, ambasciatore d’Italia nel Regno del Marocco.
“La musica rappresenta un eccezionale viatico per la diplomazia culturale. Il suo linguaggio universale e il talento degli artisti italiani che animano il Festival offrono un prezioso contributo al dialogo tra Paesi e al racconto della lingua e della cultura italiana all’estero”, ha dichiarato il consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, capo dell’Unità per il Coordinamento degli Istituti Italiani di Cultura della Farnesina.
“I giovani interpreti italiani protagonisti del Festival con le loro note ci ricordano che la musica, in un mondo schiacciato dai rumori, insegna a comunicare senza parole e, soprattutto, ad ascoltare”, ha aggiunto la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, Carmela Callea.