"Siamo davanti a un evento meteorologico che pesa non poco per le sue caratteristiche, e va catalogato nella storia del Veneto come grande evento alluvionale, ma Vicenza è stata salvata dai bacini di laminazione".
Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, facendo il bilancio delle piogge degli ultimi giorni. "I dati di piovosità - ha aggiunto - sono paragonabili a Vaia e alla grande alluvione del 2010. se non c'erano le opere stavamo davanti a un altro disastro".
L'alluvione a Vicenza ha interessato anche l'intero quartiere attorno allo stadio Romeo Menti, finito sott'acqua. In queste ore si stanno susseguendo i controlli per valutare i danni causati dall'acqua penetrata all'interno dell'impianto, dove si trovano anche la sede e gli uffici della società. Da un primo sopralluogo il campo di gioco, che è più alto da quando è stato rifatto, non risulterebbe allagato: l'acqua che ha interessato solo le fasce. Da valutare invece eventuali danni ad impianti elettrici, led e audio.
Dopo una notte di paura il livello del fiume Bacchiglione, che attraversa il centro storico di Vicenza e che esondò nel novembre 2010, sta lentamente calando. Nell'ultimo rilevamento effettuato alle 11.30, nel pluviometro posto a ponte degli Angeli, a pochi passi dal Teatro Olimpico, il livello era esattamente di 4.98 metri, dopo un massimo di quasi 5 metri e mezzo registrati durante la notte. Proprio la crescita repentina del Bacchiglione ha convinto il Genio Civile ad aprire il bacino di laminazione di Caldogno (Vicenza) attorno alle ore 4. Da allora il livello è sceso lentamente.
Secondo quando spiegato dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai in un videomessaggio registrato alle 5 dopo una riunione del Coc "continua l'allarme: chiusa infatti la tangenziale per allagamenti così come pure numerose strade in città".
"Chiediamo a tutti di limitare gli spostamenti - l'appello del primo cittadino - per consentire interventi di soccorso e protezione civile".
Preoccupa il livello del fiume Retrone, tracimato in più punti. Al momento rimane chiuso il traffico ferroviario, nel tratto tra Vicenza e Padova, interrotto da ieri pomeriggio alle 16. Sono interrotte anche le linee che da Vicenza conducono a Treviso e a Schio (Vicenza). Forti disagi per i pendolari, per i quali sono stati attivati numerosi servizi bus. Al momento l'Alta velocità viene deviata via Bologna, mentre i treni regionali collegano Padova e Verona bypassando Vicenza e utilizzando la linea per Monselice. Sopralluoghi dei tecnici sono in corso per capire la situazione tra Vicenza e Padova.
Sono interrotte anche le linee che da Vicenza conducono a Treviso e a Schio (Vicenza). Forti disagi per i pendolari, per i quali sono stati attivati numerosi servizi bus. Al momento l'Alta velocità viene deviata via Bologna, mentre i treni regionali collegano Padova e Verona bypassando Vicenza e utilizzando la linea per Monselice. Sopralluoghi dei tecnici sono in corso per capire la situazione tra Vicenza e Padova.
Bonaccini: 'Speriamo passi tutto senza conseguenze'
In Emilia-Romagna, da ieri è stata disposta una "allerta arancione" per un eventuale rischio di "frane, speriamo che passi tutto senza conseguenze. Visto che di conseguenze ne abbiamo avute già abbondantemente" ai tempi dell'alluvione dello scorso maggio. Lo ha detto, intervenendo alla trasmissione 'Start' su Sky Tg 24 il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Restano chiusi due ponti sul Secchia nel Modenese
Rimangono ancora chiusi in via precauzionale, nel Modenese, i due ponti sul fiume Secchia interdetti alla circolazione ieri sera: il Ponte Alto a Modena e il ponte dell'Uccellino tra Modena e Soliera. Il livello del fiume - spiega l'Amministrazione della città emiliana - è in calo e il colmo di piena, dopo aver toccato i 9,17 metri a Ponte Alto intorno alle 5, sta lentamente transitando sul territorio modenese. Le due infrastrutture verranno riaperte al traffico circolazione non appena il fiume sarà sceso sotto soglia 2 che corrisponde a 8 metri a Ponte Alto. Restano chiusi anche il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido e il ponte di Navicello vecchio sul Panaro lungo la diramazione della strada provinciale 255. Per tutta la giornata è in vigore l'allerta Arancione per criticità idraulica, diramata dall'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Nel monitoraggio del nodo idraulico modenese, che comprende anche l'area del fiume Panaro, sono impegnati tecnici comunali, provinciali e di Aipo, volontari della Protezione civile e, nel presidio della viabilità, operatori della Polizia locale. Il coordinamento degli interventi è affidato al Coc, il Centro operativo comunale. Per la protezione civile è attiva la Sala operativa unica integrata di Marzaglia.