ROMA – La missione europea Eunavfor Aspides nel mar Rosso ha “carattere difensivo”, in nessun caso “preventivo”: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso di comunicazioni alla Camera dei deputati.
Con la missione europea Eunavfor Aspides nel mar Rosso si intende “difendere il principio della libertà di navigazione”: ha sottolineato il ministro degli Esteri. La missione ha avuto il via libera della Camera con tutte le forze di opposizione che hanno votato a favore, solo Avs ha votato contro.
Diversi i passaggi sulla natura dell’impegno, ora a comando tattico italiano. “Ribadisco”, ha detto Tajani, “che la missione avrà compiti solo di natura difensiva e che non potrà cioè intraprendere azioni di tipo preventivo”.
Il ministro ha fatto riferimento alle regole d’ingaggio e “alla possibilità di reagire in maniera militare, come accaduto con l’attacco di un drone al cacciatorpendiere Caio Duilo”.
Tajani ha evidenziato il “compito di autodifesa estesa e di contrasto a eventuali tentativi di sequestro di imbarcazioni“, sottolineando: “Dovrà trattarsi di risposte necessarie e proporzionate, mai di operazioni sulla terra ferma”.
Alla Camera evidenziate poi le ripercussioni delle azioni delle forze del governo dello Yemen a guida houthi sul commercio internazionale. “Le aziende italiane vivono di esportazioni” ha sottolineato Tajani: “Il 40 per cento del Pil proviene dall’export e il 40 per cento del commercio marittimo mondiale passa dal canale di Suez”.
Secondo il ministro, “il costo del nolo marittimo è cresciuto dell’80 per cento“. Ancora Tajani: “Siamo di fronte a un aumento incredibile dei tempi di navigazione; tutti i Paesi del mediterraneo stanno soffrendo”.