Si acuisce la tensione tra Regione Campania e Comune di Napoli sul tema dei rapporti con il Governo.
A fronte del durissimo braccio di ferro che il governatore Vincenzo De Luca ha avviato con l'esecutivo, in particolare con il ministro Fitto, per lo sblocco dei fondi di sviluppo e coesione, il sindaco Gaetano Manfredi rinnova da tempo l'invito al "dialogo istituzionale".
Una posizione criticata dal numero due della Regione, il vicepresidente della Giunta Fulvio Bonavitacola, che oggi in un articolo sul quotidiano Il Mattino chiede a Manfredi di "unire all'appello costruttivo una chiara presa di posizione sulle gravi responsabilità del ministero e del Governo".
"La politica - secondo il braccio destro di De Luca - vive di confronto ma ci sono momenti in cui si determinano inevitabili conflitti, momenti in cui occorre prendere posizioni nette per fare fronte comune contro i nemici della Campania e del Mezzogiorno".
Un richiamo cui Manfredi ha risposto, oggi, mantenendo la propria linea: "Ogni istituzione deve dialogare con l'altra. Le istituzioni sono di espressione politica diversa ed è naturale che questo avvenga. Ai tempi di Bassolino c'era un Governo di segno opposto e c'è stato un dialogo importante. Noi dobbiamo pensare al bene dei cittadini e della città, non al nostro".
In serata la dura controreplica di Bonavitacola: "Il sindaco di Napoli continua a rivolgere - senza averne titolo - ridicole lezioni di procedura istituzionale, offendendo il lavoro e la dignità di chi con enorme pazienza e con tenacia cerca di difendere le nostre comunità, offrendo alibi a esponenti di governo che non conoscono il rispetto delle più elementari regole democratiche. Ognuno è libero di adottare i comportamenti che ha la forza e la dignità di sostenere. Ma è assolutamente intollerabile dover ascoltare sermoni che servono solo a nascondere comportamenti opportunistici".