Gente d'Italia

La crisi della Lega, il Carroccio sta valutando l’ipotesi di rimandare al 2025 l’elezione del segretario

di ENRICO PIRONDINI

Lega in crisi. Congresso congelato. Via Bellerio, quartiere generale del Carrroccio, sta valutando l’ipotesi di rimandare l’elezione del segretario al prossimo anno. Chiaro lo scopo: mettere al riparo il vice-premier dall’onda di malessere che sta montando nei territori segnati più dall’insuccesso sardo che dalla vittoria del Centrodestra in Abruzzo dove peraltro la Lega è scivolata al 7,56% portando in consiglio regionale 2 consiglieri rispetto ai 10 che aveva eletto nel 2019 quando il partito di Salvini era di gran lunga il primo d’Abruzzo con il 27,5%. La Lega è stata quasi doppiata da Forza Italia e il presidente Marsiglio (Fratelli d’Italia) domenica prossima è atteso a Bruxelles dove incontrerà il comitato Europeo delle Regioni del gruppo ECR di cui è presidente. In Abruzzo sono spariti alla Lega 121.000 voti tra le regionali del 2019 ,vinte a man bassa, e quelle del 10 marzo. La Lega sperava almeno di andare in doppia cifra e invece ha raccolto solo 43.780 preferenze contro le 165.000 di 5 anni fa. Una debacle che sta alimentando i mal di pancia leghisti. La crisi della Lega è in questo momento forse l’unico fattore di preoccupazione sul fronte della politica interna per Giorgia Meloni. Gli alleati hanno registrato performance di tutto rispetto. Il partito di Antonio Tajani è passato in due anni dall’11 al 13%. Quanto a Fratelli d’Italia il dato del 24% raggiunto in quest’ultima tornata elettorale è solo apparentemente inferiore al 28% delle politiche visto che la stragrande maggioranza del circa 6% conquistato dalla lista Marsilio è stato foraggiato dal partito della premier. Insomma, a guardare i numeri, l’unico che nella maggioranza è costretto a masticare amaro, sembra essere proprio Matteo Salvini che oltretutto più di tutti si è impegnato nella campagna elettorale tanto da essere stato in assoluto il più presente in Abruzzo tra i big del Centrodestra. Il che impone una ulteriore riflessione sullo stato di salute del Carroccio e sui riflessi che potrebbe provocare nella maggioranza.

Il segretario è in carica da 11 anni

Matteo Salvini è iscritto alla Lega Nord dal 1990. Ha fatto l’Europarlamentare ed è stato in Parlamento fino alla elezione a Segretario Federale (dicembre 2013). Il successo ottenuto in passato sembra essersi affievolito notevolmente al punto che, ultimamente, Salvini preferisce soffermarsi sui risultati dei leader stranieri sovranisti anziché commentare le recenti elezioni in Sardegna e in Abruzzo. Si racconta che domenica sera alle 23.30 quando le votazioni per le elezioni regionali in Abruzzo si erano concluse da mezz’ora, il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha esultato per un risultato elettorale. Ma non quello della Lega o della Destra, ma quello di Chega, il partito dell’estrema destra portoghese che alle elezioni legislative ha ottenuto il 18% e 48 seggi nel parlamento nazionale.

Caso Vannacci, il rebus continua

Il generale non ha ancora sciolto le riserve sulla candidatura alle europee che gli ha proposto la Lega. Vannacci continua a dire:” Ho offerte anche da altri”. Dice di continuare a valutare l’opportunità che “ mi è arrivata dalla Lega ma non solo, e non dico da quali altre formazioni politiche. Resto per ora in una fase di valutazione e scioglierò la riserva quando lo riterrò opportuno. Spero che la smettano tutti di chiedermi quando prenderò una decisione”. Un bel rebus, si fa per dire

 

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