È saltato, in seguito a una protesta degli studenti, un dibattito sul 'Ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso' all'Università Federico II di Napoli con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari e il rettore Matteo Lorito.

L'evento è stato annullato vista la tensione che si è creata nella facoltà di Ingegneria, Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, nel quartiere di Fuorigrotta, dove un gruppo di studenti ha protestato, tra l'altro, contro i rapporti con Israele degli atenei italiani. Ci sono stati spintonamenti con la polizia poi l'ingresso degli studenti nella facoltà.

"Il Presidente della Repubblica ha chiamato al telefono il Direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, cui questa mattina è stato impedito di svolgere una conferenza in una sede universitaria - si legge in un comunicato -, esprimendogli solidarietà. Il Presidente ha aggiunto che quel che vi è da bandire dalle Università è l'intolleranza, perché con l'Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente".

"È inconcepibile e inaccettabile che l'Università "Federico II" di Napoli sia stata costretta a cancellare una conferenza per le intimidazioni e la violenza di un gruppo di facinorosi contro il relatore, il direttore di "Repubblica" Maurizio Molinari, solo perché ebreo - dichiarano, in una nota congiunta, la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, e il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi -. Solo perché cerca ancora di agire responsabilmente come giornalista. Gli atenei sono o dovrebbero essere il luogo della tolleranza, dell'inclusione, della libertà di pensiero, del rispetto della persona. A Molinari la nostra totale solidarietà e vicinanza. Questi episodi non fanno che rafforzare il nostro senso di comunità. Se prevale l'antisemitismo, è una sconfitta per tutti".

Anche la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha inviato un messaggio al direttore di Repubblica Maurizio Molinari per esprimere sconcerto per quanto accaduto a Napoli. Il ministro, alla luce dei recenti casi di intolleranza registrati all'interno degli atenei, ha poi contattato la presidente dei rettori italiani, Giovanna Iannantuoni e ha chiesto alla Crui una riunione straordinaria per affrontare quella che viene definita un'emergenza intolleranza non più accettabile. Al tavolo saranno discussi gli strumenti migliori per far fronte alla situazione. E' quanto si apprende da fonti del ministero.

E la docente de La Sapienza che inneggia alle Br denuncia interruzioni alle sue lezioni, ma viene smentita dall'ateneo

"Intimidazione squadrista di militanti di Forza Italia Giovani, esterni all'università, durante il mio corso di Filosofia su Walter Benamin alla Sapienza.

E' la seconda volta che le lezioni vengono interrotte". Lo scrive su fb la professoressa di Filosofia Donatella Di Cesare, al centro nei giorni scorsi di una bufera mediatica per un post dopo la morte della terrorista br Balzerani.

"Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento - scrive la professoressa - così come viene violato il diritto degli studenti. Non una pagliacciata ma una violenza di squadrismo".

La professoressa Donatella Di Cesare "ha svolto regolarmente lezione", dice invece all'ANSA la preside della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma, Arianna Punzi. "Le contestazioni ci sono state ma non hanno impedito alla docente di svolgere regolarmente le lezioni", sostiene in sintesi l'ateneo.

"Temo che non ci siano le condizioni per un normale svolgimento dell'attività didattica. Si è trattato di un'azione squadristica di elementi esterni all'università, molto violenta. A mia memoria non si era mai verificato un episodio di questa entità e questi contorni al Dipartimento di Filosofia della Sapienza", fa poi sapere all'ANSA la docente di Filosofia de La Sapienza Donatella Di Cesare. "E' stata violata la sacralità dell'aula, che gli organi competenti dovrebbero tutelare", aggiunge Di Cesare.