"Il valore dell'autonomia della stampa libera è sotto attacco in tante parti del mondo.
Molti giornalisti pagano con la vita la loro indipendenza dai poteri, la loro ricerca di verità. Il ricordo di Alpi e Hrovatin suona anche impegno, a rimuovere gli ostacoli alla libertà di informazione, ovunque si manifestino". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
"A trent'anni dall'agguato mortale che spezzò le vite di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, il loro ricordo è presente come nei giorni drammatici in cui la terribile notizia da Mogadiscio piombò sul nostro Paese. Erano giornalisti di valore alla ricerca in Somalia di verifiche e riscontri su una pista che avrebbe potuto portare a svelare traffici ignobili", afferma il presidente della Repubblica.
"Le Medaglie d'oro al Merito Civile, di cui Alpi e Hrovatin sono stati insigniti - prosegue - testimoniano il valore che la Repubblica riconosce alla loro opera. Un prezzo pagato nell'esercizio di un diritto, quello all'informazione, che è un presidio essenziale alla libertà di tutti e un pilastro su cui si regge la vita democratica. Gli assassini e i mandanti sono ancora senza nome e senza volto dopo indagini, depistaggi, ritrattazioni, processi finiti nel nulla. È una ferita che riguarda l'intera società. Le Istituzioni sanno che non ci si può mai arrendere nella ricerca della verita''.
Intimidazioni ai giornalisti, 98 episodi nel 2023
Nel 2023 sono stati censiti 98 episodi intimidatori nei confronti di giornalisti, con un calo dell'11,7% rispetto ai 111 segnalati nel 2022. Quaranta dei casi sono riconducibili a contesti politico/sociali (il 40,8% del totale),12 alla criminalità organizzata (12,2%).
I numeri emergono dal report del Servizio analisi criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza presentato oggi presso la Scuola superiore di Polizia nel corso del meeting dei Focal Points nazionali nell'ambito del Progetto Osce sulla sicurezza dei giornalisti.
Gli episodi consumati tramite i canali web sono stati 30 (corrispondenti al 30,6% del totale degli eventi), pari al numero di quelli registrati nel 2022; i mezzi più utilizzati sono risultati Facebook, con 13 episodi e le e-mail con 8.
Ci sono poi state 19 aggressioni fisiche, 17 minacce verbali, 12 danneggiamenti, 9 scritte ingiuriose/minacciose, 7 lettere, 4 invii di oggetti/proiettili/parti di animali. La regione in testa per numero di casi è il Lazio (21), seguita da Lombardia (16), Campania (11), Calabria e Sicilia (10).
Quanto alle aree metropolitane, il maggior numero di episodi è stato segnalato a Roma (17), seguita da Milano (15), Reggio Calabria (8) e Napoli (6). Per alcuni atti intimidatori non risulta che la vittima abbia presentato denuncia-querela. Nel complesso, negli eventi rilevati nel 2023 appaiono coinvolti, in qualità di vittime, 92 professionisti dell'informazione, tra i quali 21 donne (22,8%) e 71 uomini (77,2%). L'8% delle segnalazioni totali è relativo ad intimidazioni perpetrati nei confronti di sedi giornalistiche o di troupe non meglio specificate.