Il responso del 'Maradona' nella sfida caratterizzata dalla speranza di agguantare la qualificazione alla Champions League del prossimo anno è tutto per l'Atalanta che vince in maniera netta per 3-0 e si lancia nella rincorsa alle posizioni di vertice della classifica.
Il Napoli, nel giorno della vicinanza a Juan Jesus per il caso Acerbi e del no al razzismo con la squadra in ginocchio, dice definitivamente addio alle speranze di rientrare nella lotta per raggiungere l'Europa che conta e deve rimodulare le proprie ambizioni nella fase finale del campionato. Per lunghi tratti del primo tempo il Napoli sembra una squadra alla deriva, incapace di rendersi pericolosa e incapace di difendere con sicurezza la propria porta.
Nel primo tempo la squadra di Calzona, che incassa la prima sconfitta in campionato da quando è alla guida degli azzurri, riesce a tirare in porta una sola volta al 28' con Osimhen che si fa respingere la conclusione da Carnesecchi.
L'Atalanta, invece, dopo aver colpito un palo al 2' con Miranchuk, va in gol al 25' con il russo che sfrutta una dormita generale della difesa azzurra e batte Meret. Il raddoppio per la squadra di Gasperini arriva al 44' con Scamacca che conclude con un diagonale sfruttando un passaggio di Miranchuk. A tre minuti dalla fine è Koopmeiners che conclude con un diagonale vincente un contropiede che si sviluppa sulla fascia sinistra del terreno di gioco. Finisce con il pubblico del 'Maradona' che fischia sonoramente il Napoli e intona cori contro la Società e in particolare contro il presidente De Laurentiis. La delusione dei tifosi, dopo il campionato dei record dello scorso anno, è tanta e ormai non c'è più tempo per sperare in un cambio di rotta.