di MATTEO FORCINITI
Cominciano ad essere tanti gli angoli di Montevideo invasi dalla propaganda politica per le elezioni primarie del prossimo 30 giugno. Tra tutte le vie della città ne esiste una alquanto particolare dove i candidati di un solo partito si sfidano attraverso i cartelloni giganti con le loro facce e i loro slogan: siamo sulla trafficata avenida 8 de Octubre al punto dove si incrocia con un’altra importante avenida che prende il nome dall’eroe dei due mondi, José Garibaldi. È qui che si trova la Casa degli Italiani, punto di ritrovo della collettività dove ha sede il Comites, l’organismo che dovrebbe rappresentare i cittadini e che invece è scomparso, affossato dal suo leader: per Aldo Lamorte l’obiettivo resta sempre quello di andare a caccia di una poltrona tra Italia e Uruguay mischiando continuamente gli incarichi tra un organismo di rappresentanza degli italiani all’estero e la politica locale dove corre con il suo minuscolo partito (la Unión Cívica) che tradizionalmente si presenta alle urne con il Partito Nacional raccogliendo le briciole.
Ebbene, proprio qui su 8 de Octubre, tra un lato e un altro della strada, da alcune settimane sono comparsi quasi in contemporanea due manifesti elettorali che in realtà raccontano molto di più rispetto a quello che si potrebbe pensare in un primo momento. A sfidarsi, a due passi dalla Casa degli Italiani, ci sono due dei candidati del Partido Nacional che hanno scelto un luogo strategico per la loro pubblicità: da una parte c’è Álvaro Delgado, delfino del presidente Luis Lacalle Pou di cui è stato fino a poco tempo fa il segretario di Presidenza e che viene indicato come il gran favorito per arrivare alle presidenziali di fine ottobre, e dall’altra c’è Jorge Gandini, attuale senatore con una lunga esperienza politica il quale in più occasioni ha ricordato le sue origini italiane.
Quella tra 8 de octubre e Garibaldi è senz’altro uno dei tanti punti strategici per farsi pubblicità a Montevideo. Forte però è il sospetto che entrambi i candidati abbiano pensato bene di farsi vedere da queste parti per conquistare i voti della collettività italiana che fanno gola a molti e che sono continuamente strumentalizzati da parte di una sola persona: da tempo, infatti, Lamorte fa di tutto per mostrarsi come unico rappresentante della collettività italiana di fronte alle autorità locali e alle telecamere. Non è un caso, tra l’altro, che in questa macchina della propaganda ci sia finito anche il Comites di Montevideo snaturato, umiliato e piegato ai voleri del capo per fare da megafono al Partido Nacional con cui sono legati diversi consiglieri più conosciuti per la loro attività politica che non per il loro impegno tra le associazioni.
Abile come sempre a salire sul carro dei vincitori anche a costo di contraddirsi, Lamorte ha appena fatto sapere che appoggerà Álvaro Delgado alle primarie in vista del voto di fine anno che porterà all’elezione del nuovo presidente. La campagna elettorale è appena cominciata, prepariamoci al peggio.