ROMA – Al Bulayhi deve aver pronunciato la parolina magica che lo fa uscire dai gangheri: “Messi”. Oppure no, perché normalmente Cristiano Ronaldo risponde a quell’input con un gesto istintivo: si indica con una certa ostentazione i genitali. Stavolta è andato di gomito. S’è infuriato, ha colpito (come si “colpisce” nel calcio: con uno sfioramento che nella reazione sembra un omicidio) e poi una volta espulso ha pure minacciato di usare i pugni contro l’arbitro.
E’ successo tutto all’86’ della semifinale di Supercoppa saudita, persa poi 2-1 contro l’Al-Hilal.
Poi Ronaldo ha continuato a protestare mentre usciva dal campo, chiedendo anche alla folla in tribuna di applaudire sarcasticamente il direttore di gara.
Anche se in Arabia Saudita adottano un metro condiscendente per le intemperanze della superstar portoghese, cui viene più o meno amnistiato di tutto un po’, questa volta Ronaldo potrebbe pagare l’evidenza dei gesti, ed essere squalificato per la gomitata e la minaccia all’arbitro.
Al Bulayhi era noto per essersi procurato un duro faccia a faccia con Messi nella terza giornata dei Mondiali in Qatar. Ma Messi non andò oltre. Non ditelo a Ronaldo…