Si sono incatenati e sono in sciopero della fame da oggi le ragazze e i ragazzi dei collettivi che da tre giorni sono in presidio con le tende all'interno dell'università La Sapienza.
"Il nostro Paese non è ancora disposto ad adoperarsi per costruire le condizioni per la pace, ma non c'è più tempo - si legge in un appello scritto dagli studenti - Siamo incatenati e in sciopero della fame davanti al rettorato della Sapienza perché è dal cuore della più grande università d'Europa che ottenere un passo indietro da chi è complice di un genocidio, può produrre un importante cambiamento".
"Saremo in sciopero della fame fino a quando la rettrice Antonella Polimeni non ascolterà le nostre richieste". A dirlo all'ANSA è Francesca di Cambiare Rotta. La studentessa è incatenata davanti al rettorato della Sapienza insieme a Leonardo della stessa organizzazione. "Continuiamo a chiedere lo stop agli accordi. E forse a questo punto la mossa giusta sarebbe anche dimettersi - aggiunge - i docenti ieri hanno presentato delle criticità e non ha dato ascolto a quello che è stato detto". Per Francesca si tratta di un "problema di democrazia interna". "Per noi appare logico che lei si dimetta perché non rappresenta le volontà della comunità studentesca", conclude.