È morto l'uomo che ieri si è dato fuoco davanti al tribunale di New York dove è in corso il processo a Donald Trump per i presunti soldi alla pornostar: lo scrivono diversi media americani citando la polizia newyorkese.
L'uomo, il 37enne Maxwell Azzarello, si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco dopo aver gettato in giro degli opuscoli da lui redatti con teorie cospirazioniste.
Secondo Newsweek, prima dell'incidente l'uomo teneva un cartello con un link al sito Substack dove ci sarebbero alcune sue idee politiche cospirazioniste. "Questo atto estremo di protesta vuole attirare l'attenzione su una scoperta urgente e importante: siamo vittime di una truffa totalitaria e il nostro stesso governo (insieme a molti dei suoi alleati) sta per colpirci con un colpo di stato mondiale fascista apocalittico", si legge nella pagina.
Un profilo LinkedIn che sembra essere quello di Azzarello lo identifica come un ricercatore autonomo che ha frequentato l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill dal 2005 al 2009, e successivamente ha frequentato la Rutgers University dal 2010 al 2012, conseguendo un Master in Pianificazione urbana e regionale. Secondo il profilo, Azzarello ha ricoperto numerosi incarichi in varie aziende, e avrebbe collaborato con due campagne democratiche per il Congresso, dopo la sua laurea.
Recentemente ha lavorato presso OpenTent da dicembre 2020 a ottobre 2021. Sempre sul suo presunto profilo si legge che "ha imparato tutti i segreti del mondo" dopo il crollo della Silicon Valley Bank lo scorso anno e che crede che "la criptovaluta sia il nostro primo schema Ponzi (uno schema fraudolento) planetario da molti trilioni di dollari".